Partito nazionale indonesiano ( PNI)
(Partai nasional Indonesia, PNI) Partito politico indonesiano fondato nel 1927 da Sukarno, dopo che il movimento islamista e indipendendista Sarekat islam era entrato in crisi in seguito all’arresto o all’esilio di molti suoi ex esponenti di orientamento marxista, dopo la fallita rivolta contro il governo coloniale che il Partito comunista indonesiano, al quale avevano aderito, aveva tentato nel 1926-27. I dirigenti erano intellettuali che avevano studiato in Olanda e, con sfumature diverse, sostenevano la non collaborazione e la non violenza, auspicando la concordanza fra l’islam e il marxismo, oppure progettavano la liberazione nazionale in sé, senza svalutare la religione tradizionale. Dopo l’arresto di Sukarno nel 1930, S. Sjahrir e M. Hatta trasformarono il PNI in un’organizzazione più ristretta, che tenesse tuttavia viva l’aspirazione all’indipendenza. Il PNI fu disarticolato da un’ondata di arresti nel 1934, ma dopo l’invasione giapponese i suoi leader rientrarono, in parte collaborando, e in parte combattendo contro la potenza occupante, mantenendo tuttavia un’intesa all’interno del gruppo, dal quale scaturì la dichiarazione d’indipendenza nel 1945. Tuttavia solo nel giugno 1949 le truppe olandesi lasciarono il Paese, e alcuni mesi dopo (27 dic. 1949) l’Olanda riconobbe la piena sovranità indonesiana, cosicché il 28 dic. Sukarno entrò a Jakarta come presidente dell’Indonesia indipendente. Dopo una breve fase unitaria, l’accordo tra le varie forze indipendentiste e islamiste si ruppe. Nel 1955 si tennero le prime elezioni che diedero al PNI il 22% dei voti, perlopiù dalla popolazione giavanese, mentre i riformisti musulmani del Masjumi ottenevano il 21%, perlopiù dalle restanti isole. Il PNI, col sostegno del Partito comunista e dei musulmani tradizionalisti, tentò quindi di avviare il percorso di una «democrazia guidata». Nel 1960 furono sciolti il Parlamento e il Masjumi, mentre lo stesso fronte nazionalista facente capo a Sukarno si spaccava. Ne derivò il tentato colpo di Stato dell’ott. 1965, a seguito del quale emerse la figura del generale Suharto. Questi avviò una dura repressione, soprattutto verso i comunisti, ponendo ai margini della vita nazionale lo stesso PNI (Sukarno fu dimissionato nel marzo 1967), il quale dovette avviare una politica di unità d’azione con gruppi cristiani e democratici, e cercare margini di agibilità nel nuovo Stato autoritario promosso da Suharto. Con la morte di Sukarno (1970), il PNI finì tuttavia col dissolversi. La sua eredità è stata in parte ripresa dal PDIP, il partito democratico guidato dalla figlia di Sukarno, che vinse le elezioni del giugno 1999, all’indomani della cacciata di Suharto.