Partito socialdemocratico svedese
(Sveriges socialdemokratiska Arbetareparti, SAP) Partito politico svedese. Fondato nel 1889, nel 1896 elesse la sua prima rappresentanza parlamentare. Nel 1917 l’ala sinistra si scisse dal partito per dar vita al Partito comunista svedese. Da quello stesso anno fino al 1926, il SAP partecipò a vari governi di coalizione. A seguito della crisi economica mondiale iniziata nel 1929, la socialdemocrazia svedese, dotata di un programma di rigorose misure di sicurezza sociale, allargò di molto i suoi consensi, a partire dal 1932 sempre sopra il 40% dei voti. Dal 1932 al 1976 (con una breve interruzione nel 1936), il SAP ha dunque sempre governato il Paese, prima con A. Hansson (1932-46), poi con T. Erlander (1946-69) e poi con O. Palme (1969-76), contribuendo in misura decisiva alla formazione del modello sociale scandinavo, alla costruzione del welfare State in Europa, e alla storia della socialdemocrazia nel 20° secolo. Sconfitto alle elezioni del 1976, il SAP tornò al governo nel 1982, sempre con Palme, il quale si affermò come uno dei maggiori leader della sinistra europea, dialogando tra gli altri col PCI di E. Berlinguer. L’assassinio di Palme (1986) interruppe bruscamente questo percorso; inoltre la nuova ondata della crisi economica e l’affermarsi a livello internazionale di politiche deflazionistiche volte alla riduzione della spesa pubblica aprirono una fase di difficoltà anche per il SAP. A partire dal 1988, eccetto che in alcune consultazioni, il partito è sceso sotto il 40%; nel 1991 ha perso la guida del Paese, riconquistandola dal 1994 al 2006. Proprio nel 2006 il SAP ha ottenuto il peggior risultato elettorale dal 1932, fermandosi al 35% dei voti; pur restando il primo partito svedese, dunque, il SAP è passato all’opposizione. Anche le elezioni del 2010 – in cui il SAP è sceso al 30,9%, mentre hanno conquistato consensi Verdi, Democratici e Sinistra – hanno confermato una situazione di crisi.