Quignard, Pascal
Quignard, Pascal. ‒ Scrittore francese (n. Verneuil-sur-Avre 1948). Funzionario delle edizioni Gallimard, esordisce nel 1969 con il saggio L'Être du balbutiement: essai sur Sacher-Masoch, che riceve l’attenzione della critica, per poi imporsi definitivamente con il lungo racconto ispirato alla figura evanescente del critico letterario francese Maurice Blanchot (Le lecteur, 1976). La scrittura onirica e tesa al ricordo di Q. si consolida nelle opere della giovinezza – Carus (1979), Les tablettes de buis d'Apronenia Avitia (1984), Le salon du Wurtemberg (1986; trad. it. 1988), Les escaliers de Chambord (1989; trad. it. 1990), Le nom sur le bout de la langue (1993; trad. it. 1995) – per poi concretizzarsi in L'amour pur (1993; trad. it. 1995), pubblicato con lo pseudonimo di Agustina Izquierdo, che intreccia con stile sontuoso tematiche teologiche all’amore per la musica, tema ricorrente in Quignard. Il successo internazionale giunge nel 1991 con Tous les matins du monde (trad. it. 1992), di cui nello stesso anno scrive anche la sceneggiatura del film omonimo diretto da A. Corneau. La passione per il grande schermo lo vede come collaboratore alla scrittura dei dialoghi del film Una pura formalità (1994) di Giuseppe Tornatore. Tra le più recenti pubblicazioni sono da ricordare: La frontière (1998); Terrasse à Rome (2000; trad. it. L’incisore di Bruges, 2003), vincitore del Grand prix du roman de l'Académie française, che racconta la drammatica storia di un incisore fiammingo del Seicento dedito all’arte dopo un trauma fisico e sentimentale; Villa Amalia (2006), nuovamente centrato sulla distruttività di passioni divoranti come la musica e l’amore. Nel 2001 con Les obres errantes, vincitore del premio Goncourt, Q. inizia la scrittura del primo volume della serie Dernier royaume (Sur le jadis, 2002; Abîmes, 2002; Les Paradisiaques, 2005; Sordidissimes, 2005; La barque silencieuse, 2009), tesa a recuperare e rielaborare tutti i temi già trattati nelle precedenti opere. Dell’ultima produzione occorre ricordare L'Enfant au visage couleur de la mort (2006); Triomphe du temps (2006); Ethelrude et Wolframm (2006); Le Petit Cupidon (2006); Requiem (2006); La Nuit sexuelle (2007); Boutès (2008); La barque silencieuse (2009); Medea (2011); Les solidarités mystérieuses (2011); Sur le désir de se jeter à l'eau (con Irène Fenoglio, 2011); Les désarçonnés (2012).