PASCIPOVERO
. Professore a Bologna dal 1249 al 1252. Non è da confondere con Vianesio P., giurista più recente. Egli stesso si dice utriusque iuris professor. Merita di essere ricordato per la sua Concordantia utriusque iuris, con cui voleva dar mano a dimostrare la "concordanza" del diritto canonico col diritto civile. Dire "una combinazione" è troppo; questa doveva prepararla e maturarla il tempo. P., è di quell'epoca in cui si sentiva il bisogno di non trascurare più il diritto canonico. Fino dai tempi antichi la scuola bolognese volle insegnare agli scolari le differentiae fra il diritto romano, il longobardo e il canonico; la concordantia (sempre cercata dai glossatori nei loro testi) era una conseguenza logica dell'aver posto in luce le differentiae. P. si atteneva al programma della scuola, da cui troppo è stato staccato. Egli mostra nella sua Concordantia (Cod. vat. n. 2689) le concordanze e le differentiae fra i due diritti. Non conosce alcuna collezione di canoni; per il diritto romano il suo unico autore è Azone.
Bibl.: C. F. Savigny, Storia del dir. rom. nel Medioevo (trad. Bollati), II, Torino 1852, p. 449; E. Besta, Storia del dir. it., I, ii, Milano 1925, p. 831.