Uomo politico ed erudito spagnolo (Pamplona 1806 - Genova 1870). Liberale, combatté (1823) contro le truppe francesi inviate in Spagna a restaurare l'assolutismo monarchico e poco dopo fu costretto all'esilio. Ritornato in patria per l'amnistia di Maria Cristina, fu per alcuni mesi (1835) direttore del giornale El Catalán e partecipò al fronte progressista, contro i carlisti e l'Espartero; dopo la rivoluzione del 1854 divenne presidente delle Cortes e ministro delle Finanze (genn.-giugno 1855), e in questa veste presentò e fece approvare la cosiddetta legge della Desamortización che modificava in senso liberale la legislazione sui beni ecclesiastici. Nuovamente in esilio (1856-58), dopo la rivoluzione del 1868 divenne governatore di Madrid e fu tra i fautori della candidatura al trono di Spagna del duca d'Aosta. Aveva pubblicato, tra l'altro, un Diccionario geográfico-estadístico-histórico de España (1848-50).