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Pasqua

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
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Pasqua


Pasqua [Der. del lat. pascha, gr. páscha, adatt. dell'ebr. pesah "passaggio"] [STF] [ASF] Importante festività cristiana celebrante la resurrezione di Gesù Cristo, derivata dalla festività ebraica commemorante l'uscita dall'Egitto (peraltro cadente in altra data), fissata alla prima domenica dopo il plenilunio di primavera e da cui dipende la successione delle cosiddette feste mobili (Pentecoste, ecc.); il calcolo della data di essa ha costituito un importante problema per la cronologia astronomica medievale. Tale calcolo combina, in maniera non semplice, il numero d'oro N dell'anno considerato A, cioè il posto che A occupa nel ciclo di Metone (il ciclo di 19 anni dopo il quale le lunazioni si ripetono, in media, negli stessi giorni dell'anno), l'epatta E, cioè il numero di giorni trascorsi dal 1° gennaio di A all'ultimo novilunio, e il numero settimanale d, che, posto 1=lunedì, 2=martedì, ecc., dà il giorno della settimana in cui cade il 1° marzo; queste grandezze sono date dalle seguenti relazioni, dove l'indice g indica che si tratta di anni precedenti la riforma gregoriana del calendario, cioè precedenti il 1582 (compreso): N=r { (A+1)/19} , Eg=r{ (11(N-1)+ 8+[s/3])/30}, E=r{ (11(N-1)+8+[s/3]-[3s/4])/ 30} , dg=r{ (1+ 6s+a+[a/4])/7} , d=r{ (3+5s+[s/4]+ a+[a/4])/7} ; le parentesi quadre indicano la parte intera della divisione e r{ } indica il resto della divisione indicata, s è il numero secolare dell'anno A considerato (per es., 19 per il 1996, 20 per il 2015, ecc.), a è il numero degli anni del sec. (per es., 96 per il 1996, 15 per il 2015, ecc.) e delle divisioni indicate va considerata la sola parte intera. Il procedimento con il quale dal numero d'oro si passa all'epatta (cioè al novilunio di primavera), poi al numero settimanale (cioè al giorno della settimana del plenilunio di primavera) e infine alla data della P. è intuitivo. Occorre tenere conto tuttavia che la lunazione è di 29.53 giorni prendendo alternativamente una di 29 e una di 30 giorni. Nella tab. sono indicate le date della P. dal 1900 al 2099. Il calcolo anzidetto, nato per evidenti fini liturgici, consente anche altri usi, per es., la determinazione del giorno della settimana di un certo giorno di un certo anno, con vari sottocasi; esso è quindi di una certa importanza nella cronologia scientifica, e precis. per interpretare e coordinare dati cronologici relativi a importanti eventi astronomici e geofisici (per es., terremoti rovinosi), talora forniti dalle fonti dell'epoca secondo scale cronologiche rifacentisi al computo anzidetto, diverse tra loro e rispetto alla scala attuale.

Vedi anche
Gesù Cristo Gesù Cristo ‹-ʃù krì-› (gr. 'Ιησοῦς Χριστός, 'Ιησοῦς ὁ Χριστός, anche Χριστὸς 'Ιησοῦς; lat. Iesus Christus, anche Ihesus, onde i compendî IHS, IHS, e simili). - Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi ... domenica Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in sostituzione della più antica denominazione solis dies, «giorno del sole» (tuttora conservata in altre ... liturgia Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della liturgia è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, che per sé non hanno forma né regola per poter essere tramandate; e il desiderio di rappresentare ... sēder sēder Nella liturgia ebraica, l’insieme delle parti che compongono un rito (propr. «ordine»). Il seder celebrato la prima sera di Pasqua (nella Diaspora anche la seconda sera) consiste in benedizioni, atti e pasti simbolici, e nella lettura della Haggādāh, il racconto rabbinico dell’uscita dall’Egi...
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  • STORIA DELLA FISICA in Fisica
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  • LUNAZIONE
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Altri risultati per Pasqua
  • Pasqua
    Enciclopedia on line
    Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele, che nella notte dell’uccisione dei primogeniti egiziani risparmiò ...
  • Pasqua
    Dizionario di Storia (2011)
    Nella religione ebraica, la solennità con cui si commemora la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto (Esodo, 12), celebrata con il sacrificio nel Tempio dell’agnello pasquale, la consumazione del pane azzimo e l’offerta delle primizie agricole. Nella religione cristiana, la P. ...
  • Pasqua
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Raffaele Savigni La più importante festa ebraica e poi cristiana Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante il sacrificio dell’agnello, il passaggio dell’angelo di Dio, che colpì i primogeniti degli Egiziani e consentì ...
  • PASQUA
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Giuseppe RICCIOTTI Alberto PINCHERLE Lucio GIALANELLA . La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi fu traslitterato in greco in πασχα, ϕάσχα, e ϕασέκ; ne la Vulgata latina è pascha (neutro) e phase. Questo ...
Vocabolario
pàsqua
pasqua pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la...
pasquare
pasquare v. intr. [der. di pasqua] (aus. avere), ant. – Trascorrere, festeggiare, celebrare la Pasqua, o anche altra festa che si indichi col nome di pasqua (in un luogo o insieme con qualcuno): essendo per una pasqua di Natale a pasquare...
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