ALTAVILLA, Pasquale
Popolare attore e autore del teatro napoletano. Come autore, la sua prima commedia è del 1834; come attore, sappiamo che dal 1835 fu al celebre teatro San Carlino di Napoli, rappresentando parti di servo sciocco; nel 1864 era alla Fenice, da cui passò al Nuovo. Napoletano autentico, menava vita quieta, costumata e fedele alle pratiche religiose; coglieva i motivi delle sue commediole da spunti della cronaca giornaliera. La Dama milionaria co la capa de morto trasse origini dalle molte ciarle che nel 1843 correvano fra i Napoletani di una signora abitante a Chiaia, ricchissima e mascherata per nasconder la deformità del suo volto; Li fanatece pe la Giaronta Sebezio, dall'entusiasmo del pubblico napoletano per una pubblicazione storico-archeologica, Geronta Sebezio; Na juta a Castellammare pe la strada de fierro, dall'inaugurazione di quella ferrovia; e così L'apertura de lo Cafè d'Europa; Pancrazio Biscegliese ammoinato pe l'arrivo de lo celebre maestro Thalberg; Li leggetore de lo "Lume a gas" (giornaletto satirico del 1845), e innumerevoli altre. Prive di qualunque pregio artistico, e piene d'intricate combinazioni e di chiasso, queste commedie piacevano al pubblico meno fine per gli echi grossamente caricaturali di fatti attuali, per la rozza comicità dei loro personaggi (fra cui Pulcinella, e i soliti Pangrazî), e soprattutto per la vivacissima esecuzione degl'interpreti, sulle cui capacità erano congegnate. La Moda del 1848 giudica l'Altavilla "attore valentissimo nelle parti di carattere, che con le sue grazie e i suoi epigrammi ci muove al riso, e ci fa dimenticare la tristezza di che è circondata la vita". Egli morì nel 1872, in seguito a caduta nel salir le scale di casa.
Bibl.: S. Di Giacomo, Cronaca d. teatro S. Carlino, Palermo 1918.