BACCARINI, Pasquale
Nacque a Faenza il 4 apr. 1858. Laureatosi nel 1880 in scienze naturali nell'università di Napoli, fu prima assistente negli Istituti botanici di Pavia e di Roma, quindi insegnante nella Scuola di viticoltura di Avellino e infine (dal 1892) professore di botanica nell'università di Catania, donde nel 1900 passò all'Istituto di studi superiori di Firenze, e qui rimase fino alla morte (24 luglio 1919).
La vastità della sua cultura botanica è dimostrata non tanto dal numero dei lavori pubblicati quanto dall'indole diversa degli argomenti in essi trattati, che abbracciano quasi tutti i campi, anche i più difficili, della botanica: l'anatomia delle Leguminose e delle Epacridacee, la fine istologia riguardante i fenomeni cariocinetici, la biologia dei Cynomorium coccineum,la micologia dell'Italia, dell'Africa e della Cina, la flora irpina e siciliana, la teratologia e le malattie di molti vegetali, gli acarocecidi e i micozoocecidi, i fenomeni dell'ibridismo, la questione del nespolo senza nocciolo, la funzione meccanica dei cristalli di ossalato di calcio e le sostanze coloranti di alcune piante.Oltre a così ragguardevole produzione scientifica è da ricordare che il B. curò premurosamente l'assetto dell'Istituto botanico di Firenze e l'ordinamento dell'Erbario centrale italiano. Fu un grande maestro, che educò i suoi allievi all'osservazione diretta e alla severità della sperimentazione. Nel 1913 propose che, come altri paesi, anche l'Italia avesse un Museo botanico nazionale, il quale riunisse tutti i materiali di studio provenienti dalla madrepatria e dalle colonie e che tale istituzione sorgesse a Firenze; fu assecondato in ciò dai voti dei suoi più insigni colleghi di tutta Italia e in modo speciale da p. R. Pirotta, direttore dell'Istituto botanico di Roma, il quale acconsentì allacessione dell'"Erbario coloniale" da lui fondato in questo Istituto; la proposta del B. fu accolta dalle competenti autorità ed egli si mise alacremente a ordinare il materiale già pronto.
Il B. fece parte del comitato che promosse la fondazione a Firenze dell'Istituto agricolo coloniale, il quale fu di grande utilità per la conoscenza della flora delle nostre colonie e particolarmente per lo sfruttamento delle risorse botaniche di quelle regioni; quale consigliere partecipò sempre attivamente alle vicende di questo istituto. Si occupò sempre con grande amore della Società botanica italiana, di cui fu anche presidente, mirando a che rappresentasse degnamente la scienza italiana.
Opere: Biologia vegetale,Milano 1913, pp. 300, ill.; Corso di scienze naturali per le scuole secondarie. Botanica, ibid. 1917, rist. 1918,pp. VII-176 e 132 figg.; inoltre più di 120 note e memorie pubblicate in vari periodici di botanica dal 1881al 1919.
Bibl.: Anonimo, In memoria del Prof. P. B., in L'Agricoltura coloniale, XIII(1919), pp. 242 s.; p. R. Pirotta, P. B., in Nuovo giorn. botan. ital., n. s., XXVI(1919), pp. 235-44, con ritr. e bibl.; G. B. De Toni, Commemorazione, in Bullett. bibliografico della botan. ital., Firenze 1919, pp. 61 s.; Ist. Sup. di Firenze, Annuario 1919-20, pp. 221-23; O. Mattirolo, P.B., in Encicl. Ital.,V, p. 778; G. Pollacci, P. B., in Atti d. Ist. botan. d. univ. di Pavia, s. 4, III (1932), pp. I-VII, con ritr. e bibl.