BERTOLO, Pasquale
Nacque a Cerami (Enna) il 4 giugno 1872, da Antonio e da Benedetta Sciarrieri. Si laureò in chimica e farmacia nel 1896. Assistente e poi aiuto alla cattedra di chimica farmaceutica dell'università di Catania, fu iniziato alla ricerca sperimentale da A. Andreocci, uno dei migliori allievi di S. Cannizzaro, con uno studio sulle desmotroposantonine pubblicato, a nome di entrambi, nella Gazzetta chimica italiana (1898). Frequentò l'Istituto di chimica di Roma diretto da Cannizzaro, e nel 1904 ottenne la libera docenza in chimica farmaceutica presso l'università di Catania. Dopo la morte dell'Andreocci continuò le ricerche sulle desmotroposantonine e su alcuni derivati tipici della santonina, ma presto dedicò la sua attività allo studio della costituzione dell'artemisina, principio attivo dalla composizione C15H1804, che accompagna la santonina invarie specie di Artemisia. Spetta al B. il merito di aver messo in evidenza la funzione chetonica dell'artemisina (descrivendone l'ossima e il fenildrazone) e di aver preparato l'acido artemisico e vari suoi derivati. Egli riconobbe nell'artemisina una ossi-santonina e ne propose la formula di struttura (1926), che fu poi meglio definta dal giapponese M. Sumi (1958).
Il B. si occupò inoltre di ricerche connesse alla produzione industriale della Sicilia, come quella della liquirizia, molto sviluppata a Catania. Sempre nel campo della liquirizia, c'è da ricordare il suo pregevole contributo alla preparazione della glicirrizina (1923-25). In relazione con queste ricerche di chimica applicata sono quelle sulla fermentazione del succo di more (Rubus fruticosus)e su alcune trasformazioni della saccarina. Oltre l'insegnamento della chimica farmaceutica, come incaricato, il B. ebbe nel 1918 quello della chimica industriale all'università di Catania e nel 1921 della merceologia nell'Istituto superiore di studi commerciali. Durante la prima guerra mondiale si dedicò agli studi sul ricupero della glicerina, necessaria per gli esplosivi di guerra, dalle liscivie in vari saponifici della Sicilia, problema allora pressoché nuovo per molte regioni italiane.
Le ricerche sperimentali dei B. furono pubblicate nella Gazzetta chimica italiana,nei Rendiconti dell'Accademia dei Lincei e nel Giornale di chimica industriale ed applicata. Da ricordare una Guida all'analisi chimica qualitativa, Catania 1910.
Morì a Catania il 6 genn. 1937.
Bibl.: L. Francesconi, Santonina e derivati, Roma 1904, pp. 77, 178-183; B. L. Vanzetti, necrologio, in Giom. di chim. ind. ed appl., XIX(1937), pp. 153 a.; L. Palfray, in V. Grignard, Traité de chimie organique,XVII, Paris 1949, p. 758.