BONA, Pasquale
Nacque a Cerignola il 3 nov. 1808 (come risulta dall'atto di battesimo citato dal Cellamare) da Carmine e da Maria Passalacqua. Sui primi studi musicali del B., fatti quasi certamente a Cerignola, nulla si conosce. La prima notizia certa risale al 1828, anno in cui il giovane, trasferitosi a Palermo probabilmente presso i nonni materni, fu alunno del Real Collegio degli spersi, avendo già al suo attivo composizioni di musica liturgica: una Messa in la bemolle, a tre voci e orchestra, un'altra Messa di gloria, a tre voci e orchestra, e, inoltre, una Sinfonia in mi bemolle. Nel 1830, dopo essersi brillantemente diplomato in composizione e canto sotto la guida di I. Gatti, fu nominato maestro di cappella del collegio del Buon Pastore (divenuto poi conservatorio di musica V. Bellini). Stimato compositore di musica sacra (di particolare rilievo il salmo Dixit Dominus, a tre voci con orchestra), il B. volle cimentarsi anche come compositore teatrale e nel carnevale 1832 fece rappresentare al Teatro Nuovo di Napoli l'opera scherzosa Il tutore e il diavolo, su libretto di A. Schmidt: il successo fu tale da indurre il B. a trasferirsi a Milano. Qui giunto, insieme con la moglie Rosa Ottaviani, nel novembre 183 8, fu nominato al locale conservatorio di musica inizialmente professore di teoria e solfeggio, quindi nel 1851 di armonia e di canto per donne e nel 1859 di canto per uomini. Il 26 nov. 1844 il B. affrontò per la prima volta il pubblico scaligero con il dramma lirico I Luna e i Perollo (libretto di G. Sacchero), che non ebbe favorevole accoglienza; a questo seguì un terzo lavoro teatrale, Don Carlo, su libretto di G. Giachetti, rappresentato il 23 marzo 1847 sempre al Teatro alla Scala. I larghi consensi ottenuti questa volta (la Casa Ricordi di Milano pubblicò "staccati" i pezzi migliori di quest'opera, come già aveva fatto per I Luna e i Perollo) valsero al B. la commissione dal Teatro Regio di Torino di una nuova opera, Il gladiatore (libretto di F. Guidi), che fu rappresentata con discreto successo il 3 febbr. 1849. Dedicatosi poi agli studi teorici, il B. pubblicò numerosi Metodi,Solfeggi,Esercizi, ecc., che gli procurarono vasta e meritata fama anche all'estero. Alcuni testi (ripubblicati più volte da vari editori e in diverse lingue fin quasi al presente, come, ad esempio, il popolarissimo Metodo completo per la divisione espressamente composto per uso degli allievi del Conservatorio di Musica di Milano, Milano s.d.) furono adottati in tutti gli istituti musicali e costituirono una base fondamentale di studio e di formazione per più generazioni di musicisti. Ripresa la composizione operistica, nel 1863 il B. presentò al Teatro Carlo Felice di Genova un dramma di M. Marcello, Vittoria, madre degli eserciti, che dall'affermazione della "prima", il 26 febbraio, venne accolto con crescente favore nelle repliche. Il B. si spense a Milano il 2 dic. 1878; in suo onore fu eretto un busto presso il locale conservatorio, dove per quarant'anni aveva insegnato.
Musicista geniale, il B. fu tuttavia conosciuto e apprezzato soprattutto per l'ottimo magistero svolto sia nel conservatorio milanese (dove, sotto la sua guida, si diplomarono, fra i tanti, A. Boito, F. Faccio, A. Ponchielli, G. Strepponi, A. Calani) sia mediante la diffusione dei suoi testi didattici. Tra le varie opere di pedagogia musicale vanno ricordate in modo particolare le seguenti: Breve metodo pratico per canto diviso in tre parti, Milano e Torino s.d.; Breve metodo per canto applicabile a tutte le quattro specie di voci, ibid. s.d.; Collezione drammatica di mille cadenze per ogni voce e per ogni stile (per soprano regolare e soprano speciale; per soprano e mezzosoprano; per contralto o mezzosoprano; per tenore di forza e di grazia; per baritono e basso centrale), Milano s.d.; Continuazione e complemento alla scuola del canto italiana ossia50 duetti senza parole in chiave di sol, ibid. 1870; Corso completo di 60 solfeggi per voce di mezzo soprano con accompagnamento di pianoforte, ibid. s.d.; Corso completo di 48 solfeggi progressivi per voce di contralto con accompagnamento di pianoforte, ibid. s. d.; 50 esercizi o gorgheggi per basso centrale con acc. di Pf., ibid. s.d.; 100 esercizi per soprano o tenore in chiave di sol con acc. di pf., ibid. s.d.; Grammatica musicale esemplificata divisa in 15 lezioni, ibid. s.d. e 1954; 100 solfeggi di estensione limitata per soprano e contralto e 100 solfeggi per voci non sviluppate preparatorii ai solfeggi di perfezionamento per soprano e contralto, Torino s.d.; 24 solfeggi per soprano o tenore, Milano s.d. e 1942; Nuovi studi di perfezionamento del canto italiano consistenti in vocalizzi isolati a due, a tre ed a quattro parti con accompagnamento di pf. adatti a tutte le specie di voci e di qualsiasi estensione (dedicati al conte R. Borromeo), ibid. s.d.; Ventiquattro vocalizzi per voce di basso centrale con accomp. di pf., ibid. s. d.; La settimana musicale. Sette duo per pianoforte e clarino, ibid. s.d.; La Collana Verdiana. Collezione di fantasie per violino e pianoforte, ibid. s. d. Il B. musicò, inoltre, Cantate funebri alla memoria del Conte di Cavour, Torino s.d., Alcune strofe del Coro in morte di Ermengarda nell'Adelchi di A. Manzoni (1852), rimaste inedite insieme con Pensieri musicali e Alcune strofe del Manzoni sulla Iª Comunione.
Fonti e Bibl.: (G. Gorrieri), Dalla polvere delm l'oblio..., in Il Secolo.La sera, 18 ott. 1938; S. Lasorsa, Per P. B., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 27 ott. 1938; D. Cellamare, P. B.: gloria italiana nel mondo, Firenze 1940; R. J. Fétis, Biogr. univ. des Musiciens, II, Paris 1861, p. 12 e Supplément, ibid. 1881, p. 107; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 63; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 289.