BORRI, Pasquale
Nato a Milano nel 1820, fu tra i migliori allievi di C. Blasis, di cui seguì i corsi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, secondo la testimonianza del Regli (1840), non convalidata tuttavia dal Cambiasi, che non lo cita negli elenchi quinquennali degli iscritti alla scuola di danza milanese. Esordì nel teatro scaligero il 29 maggio 1838 nel ballo Meleagro,ossia la vendetta di Diana di A. Monticini e sulle stesse scene danzò come solista fino al 1842, interpretando diversi balli di G. Galzerani, di S. e F. Taglioni, e di C. Gioia.
Nel 1843 il B. si esibì con grande successo al Teatro La Fenice di Venezia nelle Nozze di Bacco e Arianna di E. Viotti e in Giovanna di Napoli di G. Villa al Teatro Nuovo di Padova, dove venne giudicato "novatore perché ballava finalmente in calzoni maschili", come si legge nella Gazzetta privilegiata di Venezia del 17 ag. 1843 (Brunelli). Dopo aver danzato ancora alla Fenice di Venezia nella Festa della rosa di L. Morosini (stagione di carnevale e quaresima 1843-1844), fu scritturato con 4.000 fiorini annui di stipendio dal 1844 al 1848 come primo ballerino all'Hoftheater di Vienna, dove il 4 ott. 1848 esordì anche come coreografo con il ballo Rübezahl, musicato da W. Reuling.
Rientrato in Italia, continuò ad essere applaudito come "danzatore energico e intelligente, sempre elegante, pittoresco, vigoroso e vivace" (Blasis) in numerose città (a Trieste nel 1848-1849, a Venezia nel 1850-1851, a Senigallia e a Firenze nel 1852, a Napoli nel 1853), per tornare infine primo ballerino alla Scala di Milano nella stagione di carnevale e quaresima 1853-1854.
Ebbe partners famose, quali F. Cerrito, M. Taglioni, R. Gusmann e Carolina Pochini, che sposò nel 1860. L'attività di coreografo tuttavia prese il sopravvento su quella di ballerino e al suo primo lavoro Rübezahl fece seguire una ricca produzione di balletti, rappresentati con grande favore e a lungo nei migliori teatri italiani e stranieri. Delle sue opere furono protagoniste ballerine celebri, tra le quali si ricordano, oltre alla moglie, A. Boschetti, C. Beretta, C. Cucchi, P. Ricci e A. Plunkett; egli stesso interpretò qualche suo balletto, come La ninfa dell'acqua (Firenze, Teatro alla Pergola, 1852), Gisella (Trieste, Teatro Comunale, 1851 e Senigallia, Teatro Fenice, Fiera del 1853) e La vivandiera (Senigallia, ibid., 1852 e Milano, Teatro alla Scala, 12 marzo 1854).
In qualità di coreografo il B. fu molto stimato e attivo non soltanto alla Scala di Milano, ma anche all'Her Majesty's Theatre di Londra, all'Opéra di Parigi e soprattutto all'Hoftheater di Vienna, dove tornò più volte (1854-1856, 1858-1859, 1879-1880). A Vienna mise in scena il 4 ott. 1880 l'ultimo lavoro, Der Stock im Eisen, con la musica di F. Doppler, pochi anni prima della sua morte, avvenuta il 20 apr. 1884 a Desio, in una villetta dove si era ritirato.
Delle sue opere coreografiche (l'elenco completo è dato dall'Aguirre nell'Enc.della Spett.), si ricordano le prime rappresentazioni di quelle che riscossero maggior successo: Katty ossia la vivandiera (musica di P. Servadio e Boaeyr, Firenze, Teatro alla Pergola, autunno 1851;come Ketty la vivandiera, Trieste, Teatro Comunale, 20 genn. 1852, musica di Scaramelli e Servadio); Die Gauklerin (musica di P. Giorza, Vienna, Hoftheater, 6 maggio 1856); Redowa, ballo comico, con un famosissimo "passo a due" (Vienna, Hoftheater, 11 luglio 1856, musica di P. Giorza e Strebinger); Rodolfo (Milano, Teatro alla Scala, 18 febbr. 1858, musica di P. Giorza; come Rodolfo di Gerolstein ovvero un episodio dei misteri di Parigi fu dato anche a Torino, Teatro Regio, carnevale 1859-1860, secondo l'Encicl. dello Spettacolo, mentre G. Sacerdote lo attribuisce a Casati-Rota); Carnavals Abenteuer in Paris (Vienna, Hoftheater, 8 ott. 1858, musica di Strebinger; come Un'avventura di carnevale, Milano, Teatro alla Scala, 19 marzo e 7 ag. 1859, musica di P. Giorza); Scintilla o il demone seduttore (musica di P. Giorza e G. Meiners, Milano, Teatro alla Scala, 15 genn. 1860); Fiammella o una cabala infernale (Torino, Teatro Regio, carnevale 1861-1862, musica di G. Meiners; Trieste, Teatro Comunale, 26 dic. 1863, musica di P. Giorza e G. Meiners; come Fiammetta oder Die Macht der Hölle, Vienna, Hoftheater, 12 marzo 1867, musica di P. Giorza ed altri); Idea (Genova, Teatro Carlo Felice, 1865, musica di P. Giorza; Napoli, Teatro S. Carlo, autunno 1867, musica di P. Giorza e G. Giaquinto; Trieste, Teatro Comunale, 1872, musica di P. Giorza e Chiti).
Originale nelle sue invenzioni, di buon gusto, leggiadre e senza alcun abuso di mimica, il B. operò una vera rivoluzione negli argomenti coreografici, che, abbandonato il vecchio stile romantico, trasformò in azioni naturalistiche, e ciò venne molto apprezzato, specialmente a Vienna. Il Regli lo giudicò tra i migliori compositori dell'epoca e della Giocoliera scrisse che rammentava "la grandezza di Viganò e la vivacità dell'Henry" (Strenna, 1858).
Fonti eBibl.: Per i libretti si veda: Roma, Bibl. del Conservatorio di S. Cecilia, ms. (sala di consultazione), M. de Carvalhaes, Catalogo dos Librettos na orden alphabetica dos titulos compilado pelo Collecionador e de seu punho escripto, II, passim (ad Indicem, II, p. 438); necrologio in L'Ill. ital., 27 apr. 1884, p. 263; F. Regli, Strenna teatrale europea, III (1840), pp. 190 s.; XXI (1858), pp. 63, 65 s., 69, 72 s., 77 s.; C. Blasis, Notes upon dancing,hist. and practical, a cura di R. Barton, London 1847; Th. Lajarte, Bibliothèque music. du Théâtre de l'Opéra, Paris 1878, II, p. 232; P. Cambiasi, Teatro alla Scala, Milano 1881, pp. 99 ss.; G. Sacerdote, Il Teatro Regio di Torino..., Torino 1892, pp. 140 ss.; G. Radiciotti, Teatro,musica e musicisti in Senigallia, Milano 1893, pp. 100 ss.; B. Brunelli, I teatri di Padova, Padova 1921, p. 421; M. L. Aguirre, B. P., in Encicl. dello Spettacolo, II, Roma 1954, coll. 857-59; C. Gatti, Il Teatro alla Scala nella storia e nell'arte (1778-1963), II, Milano 1964, pp. 185-189, 196-199, 201-204, 207; F. Regli, Diz. biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici..., Torino 1860, pp. 89 s.