LEONARDI CATTOLICA, Pasquale
Nacque a Napoli il 12 febbr. 1854 da Edoardo e Giulia Vacca. Manifestò fin da piccolo una particolare predilezione per la vita di mare, per cui fu iscritto alla R. Scuola di Marina di Napoli dalla quale uscì nel 1872, con il titolo di guardiamarina. Si laureò in ingegneria e si specializzò in matematica seguendo presso l'ateneo napoletano i corsi di E. Caporali, A. De Gasperis, ed E. Fergola, di cui sposò la figlia Agata. Fu assiduo frequentatore pure dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte.
Uomo dai vasti interessi, si dedicò allo studio delle scienze nautiche e soprattutto dell'astronomia nautica, della scienza della navigazione e della idrografia. Quest'ultima disciplina fu da lui insegnata come tenente di vascello e poi capitano di corvetta presso la R. Scuola navale di Livorno.
Dopo dieci anni di insegnamento ritornò alla navigazione come capitano di fregata, ma poco dopo fu chiamato a dirigere l'Istituto idrografico di Genova. Nell'ambito di questa carica diresse numerose campagne scientifiche sulla nave "Scilla", che portarono a una più precisa definizione delle coste adriatiche, rinnovando le carte in uso. In numerose pubblicazioni dette conto delle sue ricerche sulla cartografia nautica e redasse pure un piano di ricerca per le successive campagne idrografiche. Pubblicò un Trattato di navigazione (Livorno 1893), cui fecero seguito un volume sui Fari e i segnali marittimi. Nozioni sulla costruzione e funzione dei segnali con un cenno critico sull'amministrazione dei fari in Italia (Genova 1902), un Trattato di idrografia (ibid. 1902-05), diviso in diverse parti e comprendente alcune Nozioni di astronomia geodetica (ibid. 1904). In seguito a queste pubblicazioni gli fu conferita la libera docenza in astronomia presso l'Università di Genova. Partecipò al X congresso dell'Association internationale permanente des congrès de navigation, tenuto a Milano nel 1905, con una relazione dal titolo Signaux des côtes - Bateaux phares, pubblicata a Bruxelles nel 1905.
Come uomo di mare ebbe una brillante carriera: resse per due anni il comando della "Saint-Bon"; nominato nel 1907 contrammiraglio fu membro del Consiglio superiore della Marina e poi comandante di una divisione navale del Mediterraneo, incarico che non poté svolgere perché il 2 apr. 1910 fu nominato senatore del Regno. Dal 31 marzo 1910 al 29 luglio 1913 fu ministro della Marina nei governi di Luzzatti e Giolitti. Nel 1911 fu promosso vice ammiraglio.
Durante il suo incarico ministeriale, in particolare si attivò per la riforma dell'istruzione nautica, prevedendo l'istituzione di scuole apposite alla dipendenza del ministero della Marina anziché della Pubblica Istruzione. Per le azioni di guerra svolte dalla Marina durante la guerra in Libia fu nominato, dopo il trattato di Ouchy (ottobre 1912), cavaliere dell'Ordine supremo della Ss. Annunziata. Sostenne altresì la spedizione scientifica italiana sull'Himalaya del 1913-14.
Nel 1913, lasciato il ministero, fu nominato comandante in capo del Dipartimento marittimo di Napoli fino al 1° luglio 1916, quando, compiuti i cinquant'anni di età, gli fu conferita la medaglia Mauriziana al merito militare.
Fu presidente del Consiglio superiore della Marina fino al 1° febbr. 1917, quando per limiti di età passò nella riserva navale. In tale occasione fu insignito, dal re, del titolo di conte. Fu socio dell'Accademia dei Lincei per la geografia, matematica e fisica, dell'Accademia Pontaniana per la matematica pura e applicata e del R. Istituto di incoraggiamento di Napoli.
Nel 1919, su sua istanza, il R. Istituto di incoraggiamento si fece promotore, presso il governo, di un centro superiore di cultura nel quale il mare venisse studiato "in quanto è, in quanto produce ed in quanto mezzo di scambio". Con r.d. n. 1157 del 30 maggio 1920 nacque dunque il R. Istituto navale che oggi porta il suo nome, da lui diretto come commissario e di cui redasse il primo ordinamento.
Per la sua opera scientifica ebbe la grande medaglia d'oro ai benemeriti delle scienze navali.
Il L. morì a Napoli il 24 marzo 1924.
Opere: Determinazione della latitudine dell'osservatorio della R. Accademia navale di Livorno fatta nel 1897 secondo il metodo di Talcott, Genova 1897; Determinazione della latitudine dell'osservatorio del R. Ufficio idrografico mediante passaggi di stelle al primo verticale eseguita nel 1898, ibid. 1898; Stazione astronomica a San Cataldo di Bari, ibid. 1899; Operazioni astronomico-geodetiche eseguite negli anni 1901-02 a Portofino (monte del Telegrafo) nell'Isola Maddalena (semaforo Guardia Vecchia) ed a Livorno, ibid. 1904; Il porto di Napoli, Napoli 1918; I concetti fondamentali della riforma dell'istruzione nautica e l'opera del ministero della Marina, Roma 1918; Necessità di una riforma del sistema di reclutamento del personale della Marina militare, ibid. 1919.
Fonti e Bibl.: G. Giolitti, Memorie della mia vita, Milano 1922, pp. 365, 390; G. Sannita, P. L. C., in Atti dell'Accademia Pontaniana, s. 2, XXXI (1926), pp. 243-247; R. Falci, Scienziati e patriotti siciliani negli albori del Risorgimento, Palermo 1926, pp. 172-184; L. Albertini, Vent'anni di vita politica, I, 2, Bologna 1951, pp. 223 s.; V. Spreti, Enc. storico-nobiliare italiana, sub voce.