LIBERATORE, Pasquale
Giurista ed economista, nato a Lanciano il 20 settembre 1763, morto a Gragnano il 21 agosto 1842. Cresciuto sotto l'ottima guida del Guarano, già sulla fine del secolo primeggiava nel foro napoletano. Con l'animo aperto alle innovazioni partecipò ai moti del 1799. Nel 1806 pubblicò i Pensieri civili ed economici per il miglioramento della provincia di Chieti; nel 1814 a Napoli il notevole Saggio sulla giurisprudenza penale del Regno di Napoli. Ristabilita la dinastia borbonica, fu sospetto di carboneria. Solo nel 1831 fu autorizzato a esercitare la libera docenza. Avvocato eloquente, fu anche insegnante efficacissimo. Della varietà e della profondità della sua cultura sono testimonio le Osservazioni per servire di commento alle leggi civili (1832), l'Introduzione allo studio della legislazione (Napoli 1832) e, iniziate nel 1836, le Istituzioni della legislazione amministrativa vigente nel Regno delle Due Sicilie, preziose, pur tra deficienze sistematiche, per la ricchezza del materiale legislativo. Lasciato l'insegnamento nel 1837 per malattia, continuò l'opera letteraria.
Bibl.: P. S. Mancini, Della vita e delle opere di P. L., Napoli 1842.