SOTTOCORNO, Pasquale
Eroe popolare, nato a Milano nel 1822, morto a Genova il 10 ottobre 1857. Era un umile ciabattino, storpio d'una gamba; ma, come quasi tutti i popolani milanesi odiatore della dominazione austriaca. Nonostante la sua infermità, volle partecipare alla lotta delle Cinque Giornate, e il 21 marzo 1848 era nei pressi del Palazzo del Genio che gl'insorti avevano accerchiato per impadronirsene; e poiché la resistenza degli Austriaci ivi asserragliati era vivissima, il S. si presentò coraggiosamente, offrendosi di bagnar d'acqua ragia la porta del palazzo; tornò poi indietro, sotto la raffica della mitraglia nemica, e si riaccostò alla porta, recando con sé delle fascine, alle quali diede fuoco, benché fosse rimasto ferito a una gamba. Mentre la porta ardeva, i soldati austriaci, temendo maggiori pericoli, abbassarono le armi e chiesero di capitolare. Furono disarmati in numero di 160. Il giorno dopo il S. rinnovò le sue prove di straordinario valore, assalendo la Casa Pia di ricovero e disarmando i soldati che vi stavano a guardia. Il governo provvisorio della Lombardia decretò all'eroico popolano un tenue sussidio, oltre ad assegnargli cento lire per comperarsi un vestito di guardia nazionale. Modesto come tutti gli eroi, il S. tornò nell'ombra; e nell'agosto, ripristinata la dominazione austriaca in Lombardia, esulò in Piemonte, e a Torino "dimenticato da coloro che già ne avevano ammirato il coraggio", visse miseramente, facendo il ciabattino sulle cantonate della città. Morì negletto di tisi polmonare. Il Guerrazzi scrisse e pubblicò per lui una calda commemorazione.
Bibl.: Il XXII marzo, 24 marzo 1848; F. D. Guerrazzi, P. S., memoria, Torino 1858; A. Faconti, Le Cinque giornate: morti, feriti, benemeriti, Milano 1895.