passaggio
passàggio [Der. del fr. (ant.) passage, da passer "passare"] [LSF] (a) Concret., il passare da un luogo a un altro e anche il sito attraverso il quale ciò si attua: p. di liquido da un recipiente a un altro, p. ampio, angusto, ecc. (b) Astrattamente, il passare da una condizione, una forma, uno stato, ecc. a un'altra o a un altro, talora equivalente a cambiamento di stato o a transizione di fase: p. dal caldo al freddo, dallo stato solido a quello liquido, ecc. ◆ [ALG] [ANM] La trasformazione di un'espressione in un'altra equivalente allo scopo di semplificarla, di svilupparla o di mettere in evidenza qualcosa. ◆ [ASF] Equivale a transito, cioè l'interporsi di un astro tra un osservatore e un astro che appare più grande, per cui l'osservatore vede l'immagine dell'astro piccolo proiettarsi su quella dell'astro più grande: p. di Venere sul disco del Sole, di un satellite sul disco di Giove, ecc. ◆ [GFS] Nella geologia, il contatto tra corpi rocciosi di natura diversa o di età diversa, e anche la zona nella quale si passa dall'uno all'altro. ◆ [ANM] P. al limite: l'attuazione del procedimento che porta alla determinazione di un limite di una variabile o di una funzione. ◆ [ASF] P. al meridiano: l'importante momento astronomico di un astro che sia al di sopra del-l'orizzonte di un luogo quando il centro di esso attraversa il piano meridiano del luogo; si determina, negli Osservatori astronomici, con un apposito telescopio, lo strumento dei p. (v. oltre). ◆ [ASF] Strumento dei p., o telescopio meridiano: telescopio astronomico, di non grandi dimensioni, montato in modo che il suo asse possa muoversi soltanto nel piano meridiano del luogo, intorno a un asse orizzontale, provvisto di reticolo e collegato a un orologio, che serve per misurare l'istante del p. di un astro al meridiano del luogo (v. sopra) e l'altezza di esso sull'orizzonte in tale istante; è lo strumento base dell'astrometria: v. coordinate astronomiche, misurazione delle: I 758 f.