PASSATEMPO (fr. aumusse)
Specie di cappuccio attaccato a un bavero, cortissimo nel costume maschile e più lungo per le donne, adatto a difendere dal freddo e dalla pioggia (da cui il nome: "passavento" o "passatempo"). Di origine francese, era in genere confezionato in panno di grana e foderato di vaio o di altra pelliccia. L'uso di questo indumento, adottato in principio solo dai religiosi, data dai secoli XII-XIII. Nel Trecento si porta già in Italia, specie a Napoli e in Sicilia, e per tutto il Quattrocento si ritrova spesso negl'inventarî dei corredi principeschi. Decadde alla fine del sec. XV, quando le complicate pettinature femminili resero impossibile l'uso del cappuccio.
Bibl.: P. Lanza di Scalea, Donne e gioielli in Sicilia nel Medioevo e nel Rinascimento, Palermo 1892, p. 96; F. Malaguzzi-Valeri, La corte di Ludovico il Moro, Milano 1913, p. 227; E. Viollet-le-Duc, Dictionn. du mobilier français, Parigi s. a., III, p. 35 segg.; V. Gay, Glossaire archéol., I, Parigi 1929, p. 85.