pàssero Uccello dell'ordine Passeriformi, caratterizzato da statura piccola, piumaggio bruno striato, becco forte e conico, ala relativamente grande (lunga ca. 80 mm), piedi forti. Introdotto dall'uomo nelle Americhe, nell'Australia, nella Nuova Zelanda, non ha tardato a divenire l'uccello più comune perché convive bene con l'uomo. È un uccello stanziale, erratico nella stagione invernale. Molto prolifico, nidifica in aprile-luglio sui tetti e nei muri, o in nidi abbandonati e sugli alberi. È onnivoro e spesso è considerato dannoso, perché si ciba abbondantemente di grani e frutta.
In Italia si incontrano: il p. oltremontano (Passer domesticus domesticus), che si trova nei paesi subalpini, e p. d'Italia (P. domesticus italiae), tipico della Penisola, ambedue molto diffusi nei centri abitati, nei parchi, nei campi (la femmina è più chiara del maschio, che ha una macchia nera sul petto); il p. mattugio (P. montanus), che si trova prevalentemente in campagna, si caratterizza per i due sessi dal piumaggio simile; in Sardegna e a Pantelleria vivono forme locali di p. sardo (P. hispaniolensis), che vive nei boschi e tra gli arbusti; il p. lagio (Petronia petronia), con piumaggio più chiaro delle altre specie e una macchia gialla sul petto, nidifica nelle cavità di rocce o alberi; il p. solitario (Monticola solitarius), invece, è un Passeriforme più affine ai tordi, di colore grigio-blu scuro, con ala lunga ca. 125 mm: in Italia è uccello estivo nelle province settentr., stanziale nelle merid., piuttosto scarso e in diminuzione, ed è caratterizzato da un canto melodioso e malinconico.