LUCOMAGNO, Passo del (Lukmanier Pass; A. T., 20-21)
Passo delle Alpi Lepontine, in territorio svizzero, che mette in comunicazione la Valle di Medel, percorsa dal Medelser Rhein (Reno Medio), con la Val S. Maria, percorsa dal Blenio (affluente del Ticino). Il passo, che è utilizzato dalla carrozzabile, aperta solo da luglio a ottobre per la forte nevosità e lo scarso traffico, è a 1917 m. fra cime che superano i 3000. Fu insieme allo Spluga e al Gottardo in concorso per l'apertura di un traforo: la preferenza data a quest'ultimo ne diminuì l'importanza; tuttavia nel 1880 fu costruita la carrozzabile.
Storia. - Il valico fu certamente praticato nell'antichità, almeno romana, ma non è possibile accertare se per la via del Lucomagno siano scesi gli Alamanni distrutti ai Campi Canini da Costanzo II e altre colonne d'invasori: vi passarono, invece, Ottone I nel 965 e più tardi Federico Barbarossa e Sigismondo. Politicamente, dopo la dominazione romana, pare sia stato controllato dai Franchi, quindi dall'Impero, che non vide di malocchio estendersi in val di Blenio appunto nei pressi del passo, l'influenza e il dominio diretto dell'abbazia di Disentis in opposizione alla signoria della chiesa metropolitana milanese. Però, seguendo le vicende della valle (v. blenio, val di) il passo divenne confine della Signoria della chiesa metropolitana milanese, poi del ducato milanese, fino a quando la valle di Blenio non si sottrasse alla signoria sforzesca (1480-90).
Bibl.: E. Bolla, La storia di Olivone, Bellinzona 1931 (cfr. però le osservazioni di C. G. Mor, in Archivio storico della Svizzera italiana, VII, 1932, fascicolo 1°); G. P. Bognetti, Congetture sulla dominazione longobarda nell'Alto Ticino, in Arch. stor. Svizz. ital., VI (1931); C. Meyer, Blenio und Leventina, Lucerna 1911; A. Solmi, Formazione territoriale della Svizzera Italiana, in Arch. stor. Svizz. ital., I (1926); II (1927).