pasturare
Ricorre solo in Pg XXIV 30 Bonifazio [Fieschi, v.] / che pasturò col rocco molte genti.
Il primo significato dell'espressione è senz'altro quello di " fu pastore [termine usato frequentemente dal poeta con riferimento all'ufficio spirituale dei vescovi, arcivescovi e del papa: v. PASTORE] di molte genti ": " quia - chiarisce Benvenuto - archiepiscopus ravennas est magnus pastor, qui habet sub se multos episcopos suffraganeos ab Arimino usque Parmam ". Ma già il Buti scorgeva nel verbo una forma di aequivocatio: cioè D., oltre a riferirsi all'ufficio di arcivescovo di Bonifacio, avrebbe ambiguamente anche alluso al fatto che egli " pascette molte genti col suo beneficio, imperò che tenea grande famiglia o corte; e come era goloso egli, così molti ne pascea ingordamente ". Tale interpretazione sembra prevalere fra i commentatori moderni, per cui si tratterebbe di un'espressione a doppio senso. Qualcuno vi scorge un'allusione alle continue beneficenze praticate da Bonifazio: ma " un elogio è difficilmente pensabile nell'insieme di queste terzine, e non si vede perché avrebbe dovuto essere formulato in termini che tutto il contesto rende prontamente equivocabili " (Mattalia).