PATNA (A. T., 93-94)
Città dell'India inglese, capoluogo della provincia di Bihar e Orissa (alto Bengala), posta presso la riva destra del Gange sopra un banco difeso dalle alluvioni, sulla linea ferroviaria Benares-Calcutta. Nota già nell'antichità col nome di Pataliputra, visitata da Megastene e capitale d'un vasto regno (scavi importanti eseguiti negli anni 1892-99 e 1912-16 a una quindicina di km.), abbandonata nel sec. IV, ridivenne di nuovo capitale del Bihar nel 1541. Unico edificio degno di rilievo è un grande granaio (Gola) costruito nel 1786. Ora la città s'allunga sulla riva del fiume per una quindicina di km., ha strade strette e animate, dove case e botteghe s'alternano a giardini, e possiede vasti sobborghi. Un tempo l'attività principale degli abitanti era rivolta alla fabbricazione dell'oppio (nel quartiere di Gulzarbagh) che veniva esportato in Cina ed era una delle principali risorse della Compagnia delle Indie Orientali; le fabbriche sono state però chiuse nel dicembre 1911. Ora si fabbricano tappeti, broccati e stoviglie. Un'università è stata aperta nel 1917. Gli abitanti erano nel 1930 159.690, compreso il sobborgo di Bankipore, che dista 9 km.