EFREM, patriarca d'Antiochia
Nato ad Amida, sul Tigri, seguì dapprima la carriera civile, giungendo sotto Giustiniano I a essere conte d'Oriente (comes Orientis). Prodigatosi nei soccorsi alla popolazione di Antiochia durante i terremoti che distrussero quella città negli anni 525-26, fu eletto nel 527 patriarca della medesima; morì in tale carica nel 545
Fu strenuo difensore dei decreti del concilio di Calcedonia, e scrisse per impugnate il patriarca monofisita Severo. Dei suoi scritti, salvo scarsi frammenti conservatici occasionalmente in qualche Catena e nelle recensioni di Fozio (Patrol. graeca, CIII, 957 segg.), non conosciamo altro che i titoli. Grande a ogni modo fu la sua efficacia, non solo nelle dispute cristologiche (in cui seguì specialmente le orme di Cirillo d'Alessandria), ma anche nella lotta anti-origeniana.
Bibl.: K. Krumbacher, Gesch. der byzant. Lit., 2ª ed., Monaco 1897, p. 57; O. Bardenhewer, Gesch. der altkirchl. Lit., Friburgo in B., III, 2ª ed. 1923, p. 130; IV, 2ª ed. 1924, pp. 48, 55, 100.