HENRY, Patrick
Uomo di stato americano, nato a Studley (Virginia) il 29 maggio 1736, morto a Red Hill (Virginia) il 6 giugno 1799. Non essendo riuscito a guadagnarsi da vivere né con l'agricoltura né col commercio, si diede allo studio delle leggi e si iscrisse nell'ordine degli avvocati nel 1760. Il suo successo come avvocato fu straordinario. Nel 1763 egli rappresentò lo stato di Virginia nella famosa causa Parson; e, benché fosse dalla parte più debole, riguardo alla legge e alla giustizia, riportò una notevole vittoria. Ciò diede un grande impulso anche alla sua carriera politica: eletto nella legislatura di Virginia nel 1765, presentò delle proposte contro lo Stamp Act; per nove anni lavorò assiduamente come legislatore, esercitando la sua influenza su un gruppo che in ultimo persuase lo stato di Virginia a prendere la via della rivoluzione. Nel primo Congresso continentale (1774) si unì ai radicali nel sostenere misure energiche contro la Gran Bretagna. Rimase per pochi mesi nel secondo Congresso continentale e ne uscì per diventare comandante in capo delle truppe virginiane, posto da cui si dimise nel febbraio 1776. Dopo aver collaborato nel redigere la nuova costituzione per la Virginia, fu eletto primo governatore di quello stato, e rimase in carica fino al 1779. Nei cinque anni seguenti fu membro influente della Camera dei deputati, e nel 1784 fu eletto di nuovo governatore. Benché H. fosse contrario alla costituzione redatta dalla Convenzione di Filadelfia nel 1787, diede tuttavia il suo appoggio al governo di Washington e si associò al partito dei federalisti. Per due volte Washington cercò anzi d'indurlo a rientrare nella vita pubblica; ma H. rifiutò. Dopo il 1794 si ritirò nella sua residenza a Red Hill (Virginia).
Bibl.: G. Morgan, Patrick Henry, Filadelfia 1929; M. Coit Tyler, Patrick Henry (ed. riveduta), Boston 1908; W. Wirt, The Life of Patrick Henry (con annotaz.), New York 1903; W. Wirt Henry, Life, Correspondance and Speeches of Patrick Henry, voll. 3, New York 1891.