patrimonio
L’insieme dei beni mobili e/o immobili, ovvero la ricchezza, che un soggetto possiede in un determinato momento. Viene espresso, di solito, in termini monetari. Lo stato patrimoniale è uno dei prospetti che compongono il bilancio d’esercizio di un’impresa, la cui finalità è rappresentare il capitale di funzionamento, ovvero l’insieme di beni e diritti dei quali l’azienda dispone per svolgere la propria attività. Il momento a cui si riferisce tale rappresentazione è, generalmente, il 31 dicembre dell’anno.
Il p. netto è una delle grandezze rappresentate all’interno dello stato patrimoniale, in particolare nella parte denominata passivo, secondo quanto disposto anche dal codice civile, art. 2424 (normalmente, l’attivo è superiore al passivo; il patrimonio netto si iscrive al passivo − il ‘debito’ della società verso i soci − così da equilibrare le due grandezze). Il p. netto è composto dal capitale sociale (l’insieme delle quote che i soci hanno sottoscritto), dalle varie tipologie di riserve (utili degli esercizi precedenti non distribuiti ai soci, ma trattenuti dall’azienda come autofinanziamento), dall’utile d’esercizio cui il bilancio si riferisce (o dalla perdita).
L’espressione autonomia patrimoniale indica una delle dimensioni attraverso cui valutare la solidità della struttura patrimoniale e finanziaria di un’impresa; in particolare si analizza il rapporto tra le fonti di finanziamento derivanti da terzi (i debiti) e quelle proprie (capitale netto).
Il conto del p. è uno dei prospetti che gli enti locali devono predisporre al termine dell’esercizio, secondo quanto indicato dall’art. 230 del Testo unico enti locali (d. legisl. 267/2000). Esso rappresenta i risultati della gestione patrimoniale, la consistenza del p., le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio rispetto alla consistenza iniziale. Il p. degli enti locali è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente.
Le imposte patrimoniali sono tributi commisurati al p. complessivo di ciascun contribuente, ossia all’insieme dei beni che gli appartengono. Possono essere ordinarie o straordinarie, avere cioè carattere permanente o consistere in prelievi effettuati una tantum; i soggetti passivi possono essere sia persone fisiche sia società. Il p. viene tassato secondo due diverse modalità: sul possesso o sul trasferimento di un p. da un soggetto a un altro. Nella prima ipotesi, la tassazione può essere ordinaria o straordinaria e colpire l’intero p. dell’obbligato (generale) o solo una parte di esso (speciale). Nella seconda, la tassazione avviene a seguito di trasferimento inter vivos o mortis causa (imposta di donazione o successione).