patteggiare
" Fare qualcuno oggetto di un mercato ", " mercanteggiare ", in Pg XX 80 l'altro, che già. uscì preso di nave, / veggio vender sua figlia e patteggiarne, con riferimento al matrimonio combinato da Carlo II d'Angiò per la figlia Beatrice, che in cambio di denari cedette in moglie (1305) ad Azzo VIII marchese d'Este (si veda anche D. Compagni III 16 " perché [Carlo] condiscendesse a dargliele, [Azzo] la comperò, oltre al comune uso ").
Il participio passato, con valore di aggettivo, per " chi ha costituito l'oggetto di un patto ", in If XXI 95 così vid'io già temer li fanti / ch'uscivan patteggiati di Caprona, che uscivano di Caprona " in seguito al patto " di capitolazione già concluso. Da ricordare, infine, la variante patteggiando in Pg VI 126, su cui cfr. Petrocchi, ad locum.