patto
Dal lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax, pacis «pace»). Convenzione, accordo fra due persone o fra due parti. P. sociale, nella teoria del contrattualismo (➔), è sinonimo di contratto sociale (➔), cioè l’accordo, che sarebbe intervenuto fra gli uomini, di abbandonare lo stato di natura e fondare una società civile (➔ anche giusnaturalismo). Nel linguaggio biblico, patto (ebr. bĕrith; gr. διαϑήκη; lat. testamentum) è, per eccellenza, quello stretto da Yahweh soprattutto con Abramo, Isacco e Giacobbe, e da ultimo, attraverso Mosè, con tutto il popolo d’Israele, per cui gli Israeliti si obbligarono alla piena obbedienza alla volontà divina espressa e solennemente dichiarata nelle tavole della legge mosaica; di contro Yahweh si impegnò a prestare al suo popolo la sua piena difesa, la salvezza e la vittoria sui nemici, la conquista della Terra promessa. Secondo la teologia cristiana a questo p. (detto primo, o mosaico, o antico) si venne ad aggiungere il nuovo p. mediante il quale gli uomini si impegnano alla fede nel Cristo e Dio promette a essi grazia e salvezza eterna: p. inaugurato e sanzionato con il sangue versato da Cristo sottoponendosi a morte. Le due espressioni, antico e nuovo p., sono quindi usate anche per indicare le due economie religiose, quella ebraica e quella cristiana, e i libri in cui essi trovano la loro massima e ispirata espressione: l’Antico e il Nuovo Testamento (per influsso della versione latina).