SILVESTRE, Paul-Armand
Scrittore francese, nato a Parigi il 18 aprile 1837, morto a Tolosa il 19 febbraio 1901. Benché sia stato, per tutta la sua vita, un tranquillo impiegato dei ministeri delle Finanze e delle Belle arti, fece mostra e sfoggio, in letteratura, d'una sbrigliata e licenziosa immaginazione, dando fuori a getto continuo racconti comici, salaci, talora pornografici: Contes grassouillets (1883), Contes pantagruéliques et galants (1884, volumi 6), Histoires inconvenantes (1887), Gauloiseries nouvelles (1888), Contes audacieux (1890), Contes salés (1891) ecc. Affine all'opera narrativa è l'opera, per così dire, critica: Le Nu aux Salons (1888-92, voll. 5), Le Nu au Louvre (1890), ecc.
Questa parte della produzione del S. va ricordata per prima, come quella che diede al suo nome una larga, benché effimera, popolarità, e anche perché in essa si traduce con schiettezza un notevole temperamento di narratore. L'altra parte è costituita da molti volumi di liriche e da alcune composizioni teatrali. Come lirico, il S. è un romantico di facile vena e di fondo sentimentale, che ha però subito qualche influenza parnassiana. Aveva cominciato la sua lunga carriera letteraria, nel 1866, con una raccolta di Rimes neuves et vieilles, presentate da George Sand; tra le raccolte successive, citiamo La chanson des heures (1878), Les ailes d'or (1880), L'or des couchants (1891). Come autore di teatro, contribuì alla voga dei drammi in versi, con Grisélidis (1891, in collaborazione con E. Morand), Sapho (1893), ecc.