CHALLEMEL-LACOUR, Paul
Uomo politico francese, nato ad Avranches il 19 maggio 1827, morto a Parigi il 26 ottobre 1896. Allievo della École normale supérieure, era professore di filosofia, ma avendo protestato contro il colpo di stato del 2 dicembre 1851, fu privato dell'insegnamento e bandito dalla Francia. Divenne professore di letteratura francese al politecnico di Zurigo, finché nel 1859 poté rimpatriare e collaborò al giornale il Temps, consacrandosi a studî di filosofia. Il Governo della difesa nazionale nominò il Ch. prefetto del dipartimento del Rodano, dove fronteggiò con energia l'insurrezione tentata dai socialisti, che obbedivano al Bakunin. Nel 1873 eletto membro dell'Assemblea Nazionale, andò a sedere sui banchi della sinistra, fra i seguaci del Gambetta. Nel 1876 fu eletto senatore: e nel 1879 inviato a Berna con credenziali d'ambasciatore; quindi, l'anno seguente, fu trasferito a Londra. Nel 1883 il Ferry gli affidò il portafoglio degli Affari esteri nel ministero da lui presieduto, ma non poté mantenervisi, in seguito alle polemiche provocate dalle sconfitte che le truppe coloniali francesi avevano sofferto nel Tonchino. Nel 1888 il Ch. fu chiamato alla vice-presidenza del senato e nel 1893 alla presidenza. In quell'anno entrò all'Accademia francese.