DEUSSEN, Paul
Storico della filosofia e indianista, nato il 7 gennaio 1845 a Oberdries, morto il 7 luglio 1919 a Kiel, ove dal 1887 insegnava storia della filosofia in quell'università. Il suo pensiero filosofico è esposto nell'opera Die Elemente der Metaphysik; e dalla prefazione alla prima edizione (1877) si può desumerne l'atteggiamento fondamentale, secondo il quale "nell'idealismo fondato dal Kant e reso perfetto dallo Schopenhauer" (delle cui opere il D. curò la più ampia e migliore edizione critica), l'umanità ha raggiunto, almeno in principio, il punto di conciliazione di tutte le opinioni contrarie, "perché esso idealismo rivela un triplice accordo, sempre più evidente quanto più lo si approfondisce: accordo con sé stesso, accordo con la natura, accordo con le idee dei maggiori pensatori di tutti i tempi". È suo merito l'avere concepito ed esposto la storia della filosofia da un punto di vista veramente universale, includendovi le filosofie dell'Oriente e in primo luogo quella dell'India, da lui amorosamente studiata per quanto riguarda le Upaniṣad e il Vedānta; e la stessa sua costruzione teoretica ne guadagna in vastità e profondità. Nuoce tuttavia in taluni casi all'esattezza del suo giudizio la preoccupazione di voler trovare, in dottrine fra loro lontane, coincidenze o identità più affermate che dimostrate.
Opere principali (si cita solo la data della prima edizione): Die Elemente der Metaphysik, Lipsia 1877 (traduz. italiana con introduz., sulla 4ª ed. ted., di L. Suali, Pavia 1912); Das System des Vedânta, Lipsia 1883; Die Sûtra des Vedânta... aus dem Sanskrit u̇bers., ivi 1887; Sechzig Upanishad's des Veda, aus dem Sanskrit übers., ivi 1897; Allgemeine Gesch. der Philos., ivi 1894 e segg.; 2 voll. in sei parti, di cui il primo volume, in tre parti, è dedicato all'India, con una breve appendice (nella terza parte) sulla filosofia nella Cina e nel Giappone. Il D. lasciò anche memorie autobiografiche: Mein Leben (Lipsia 1892).