Patologo tedesco (Strehlen, Slesia, 1854 - Homburg vor der Höhe 1915); allievo di R. Koch. Diresse l'Istituto di stato per le ricerche sui sieri e vaccini a Berlino, e l'Istituto di terapia sperimentale a Francoforte sul Meno. È considerato il fondatore della chemioterapia e uno dei maggiori artefici della moderna tecnica istologica, ai cui metodi dette una base scientifica. Tra i suoi maggiori contributi in questi due campi vanno annoverate la scoperta del salvarsan (preparato 606), realizzata insieme a S. Hata nel 1910, e l'introduzione dei coloranti d'anilina nella tecnica istologica. Nel 1908 ebbe, con I. I. Mečnikov, il Premio Nobel per la medicina. Celebre è la dottrina immunologica di E. delle catene laterali, che dà una interpretazione soddisfacente di alcuni meccanismi immunitarî. Socio straniero dei Lincei (1907).