Psichiatra e psicanalista (Vienna 1886 - New York 1940). Laureatosi in medicina, fin dal 1914 si accostò alla psicanalisi freudiana, pur non abbandonando la sua originaria impostazione neuropatologica. Tentò anche l'applicazione dei concetti tratti dalla fenomenologia husserliana a casi clinici di depersonalizzazione. Dopo la prima guerra mondiale lavorò con J. Wagner von Jauregg alla clinica psichiatrica dell'università. Membro dal 1920 della Società psicanalitica viennese, sviluppò soprattutto lo studio degli aspetti psicogeni dei disturbi psichiatrici. Trasferitosi negli USA nel 1928 su invito di A. Meyer della Johns Hopkins medical school, passò poi (1930) all'University college of medicine di New York, svolgendo inoltre attività clinica al Bellevue Hospital della stessa città. Negli USA si occupò in modo particolare di terapia psicanalitica di gruppo (di cui fu un pioniere) e di psicologia dell'età evolutiva. Opere: Selbstbewusstsein und Persönlichkeitsbewusstsein (1914); Seele und Leben (1923); Medizinische Psychologie für Ärzte und Psychologen (1923; trad. ingl. 1953); Entwurf zu einer Psychiatrie auf psychoanalytischer Grundlage (1925; trad. ingl. 1952); Image and appearance of human body (1935; trad. it. 1974); Brain and personality (1951).