Hazard, Paul
Letterato e storico francese delle idee (Noordpeene, Nord-Pas de Calais, 1878 - Parigi 1944). Si formò tra l’École normale supérieure e la Sorbona, dove nel 1910 conseguì il dottorato con una dissertazione dal titolo La Révolution française et les lettres italiennes, 1789-1815 (trad. it. Rivoluzione francese e lettere italiane, 1789-1815), subito pubblicata da Hachette. Nello stesso anno iniziò il suo insegnamento di letteratura comparata presso l’univ. di Lione. A partire dal 1919 tenne dei corsi anche alla Sorbona e nel 1925 gli fu assegnata la cattedra di letteratura comparata al Collège de France. Nel 1921 fondò con Fernand Baldensperger la Revue de littérature comparée. Lavorò in quegli anni, insieme a Joseph Bédier, alla Histoire illustrée de la littérature française, pubblicata a Parigi in due voll. tra il 1923 e il ’24. Negli anni compresi tra il 1920 e il 1930 H. avviò i suoi contatti con l’ambiente accademico statunitense e dal 1932 inaugurò la sua attività di visiting lecturer presso la Columbia University di New York; nel 1939 entrò a far parte dell’Académie Française. Nel 1935 H. pubblicò a Parigi La crise de la conscience européenne, 1680-1715 (trad. it. La crisi della coscienza europea, 1680-1715). Il libro riscosse grande successo negli ambienti intellettuali del Vecchio continente, reduce dalla tragedia della Prima guerra mondiale e dominato dai totalitarismi. Nel genn. 1941, concluso il semestre d’insegnamento presso la Columbia University, H. rientrò nella Francia occupata; la sua candidatura alla carica di rettore dell’univ. di Parigi fu respinta dal regime nazista. Nello stesso periodo ultimò La pensée européenne au XVIIIe siècle, de Montesquieu à Lessing, pubblicato postumo nel 1946. Nel 1944 apparve sulla rivista clandestina France de demain l’articolo Pour que vive l’âme de la France. Tra le sue opere si segnalano: Leopardi (1913); L’Italie vivante (1923); Lamartine (1925); Vie de Stendhal (1927); Études critiques sur Manon Lescaut (1930); «Don Quichotte» de Cervantes: étude et analyse (1930); Les livres, les enfants et les hommes (1932; trad. it., Uomini, ragazzi e libri).