BAUDRY, Paul-Jacques-Aimé
Pittore, nato a Bourbon-Vendée il 7 febbraio 1828, morto a Parigi il 17 gennaio 1886. Figlio di un ciabattino, nel 1884 fu inviato alla Scuola di belle arti di Parigi, dove lavorò anche nello studio del Drolling; nel 1850 vinse il premio di Roma. Pittore chiaro, caldo, armonioso, profondamente e durevolmente influenzato dagl'Italiani, ha lasciato un gran numero di quadri di cavalletto, di ritratti e di pitture decorative. Fra i suoi più famosi quadri di cavalletto sono da ricordare: La Fortune et le jeune enfant (Museo del Lussemburgo), Le supplice de la Vestale (Museo di Lilla), La toilette de Venus (Museo di Bordeaux), Madeleine repentante (Museo di Nantes), La perle e la vague (Museo del Lussemburgo), La Vérité pure al Lussemburgo, dove anche si trova il ritratto di Madeleine Brohan. Cit;amo ancora fra i suoi numerosi ritratti, quelli di A. Fondol, del Guizot e di Louis de Montebello. Si rivelò la prima volta come decoratore nel 1849 con la Cybèle e l'Amphitrite per la contessa di Nadaillac; nel 1852 eseguì decorazioni per il palazzo Fould e nel 1857 per il palazzo Guillemin. Ma la sua opera più famosa in questo campo è la decorazione del foyer dell'Opéra affidatagli nel 1866, evidentemente ispirata alle grandi decorazioni italiane del Rinascimento e comprendente 33 pitture che celebrano la musica, la poesia e tutte le arti. Decorò in seguito, fra l'altro, il salone Palikao, diede anche il disegno per il biglietto da cento franchi del 1883. Sua ultima opera è la decorazione di un soffitto per Chantilly, ove è raffigurato il Ratto di Psiche.
Bibl.: E. Bergerat, Peintures décoratives de P. B. au grand foyer de l'Opéra, Parigi 1875; E. About, Peintures décoratives du grand foyer de l'Opéra, Parigi 1876; Ch. Ephrussi, P. B., sa vie, et son oeuvre, Parigi 1878; A. Lanson, L'oeuvre de P. B., artiste, Parigi 1886; J. Breton, Notice sur P. Baudry, Parigi 1886; Delaborde, Vie et ouvrages de P. B., in Revue Politique et Litt., 1887; F. Monod, in Thieme Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; J. E. Blanche, P. B., in Revue de Paris, luglio 1929.