Uomo politico e generale tedesco (Poznań 1847 - Neudeck 1934). Comandante supremo delle forze armate tedesche dal 1916, nel 1925 fu eletto presidente della Repubblica; riconfermato nel 1932, nominò A. Hitler cancelliere dopo le elezioni del 1933.
Partecipò alle campagne del 1866 e del 1870-71; dopo una notevole carriera militare lasciò (1911) il servizio attivo col grado di generale di corpo d'armata. Richiamato allo scoppio della prima guerra mondiale, ebbe il comando delle truppe tedesche in Prussia Orientale e l'assegnazione di E. von Ludendorff a suo capo di stato maggiore; per merito prevalente di H., fu conseguita la vittoria di Tannenberg. Per le successive vittorie riportate contro i Russi e per la condotta strategica della campagna estiva del 1915, H. acquistò prestigio e popolarità immensa, per cui (1916) succedette a E. von Falkenhayn nel comando supremo di tutte le forze armate tedesche, con Ludendorff semplice quartiermastro generale. Aderendo alle vedute del suo audace subordinato, fece iniziare (1917) la guerra sottomarina che determinò l'intervento degli Stati Uniti. Condottiero di mente elevata, esperto sia come stratega sia come tattico, anche nelle circostanze più difficili seppe assicurarsi l'iniziativa delle operazioni. Messosi in disparte dopo la fine della guerra, pubblicò le sue memorie (Aus meinem Leben, 1920). Nel 1925, accettando di presentarsi come candidato della coalizione conservatrice, fu eletto presidente del Reich e rieletto poi nel 1932 in contrapposizione a Hitler. Nonostante la sua volontà di porsi come equilibratore tra i partiti per la rinascita della Germania, dopo le elezioni del 1933 affidò il cancellierato a Hitler. Alla sua morte, la carica di presidente del Reich non fu assunta da Hitler, che preferì il titolo di Führer.