Duval, Paul-Marie
Archeologo francese, nato a Parigi il 6 agosto 1912, morto a Versailles il 14 gennaio 1997. Assistente nella facoltà di Lettere della Sorbona (1944-46); direttore dell'École pratique des hautes études di Parigi (1946-80) e professore al Collège de France (1964-82), dove insegnò archeologia e storia della Gallia; presidente del Conseil supérieur de la recherche archéologique (1971-78) e dell'Académie des inscriptions et belles lettres (1983), di cui era membro dal 1971; socio straniero dell'Accademia nazionale dei Lincei dal 1990. Dal 1946 collaborò, sotto la direzione di A. Grenier, alla rivista Gallia, di cui fu direttore dal 1961 al 1985; per trent'anni si occupò, nella Revue des études anciennes, della cronaca gallo-romana (1953-83), raccogliendo in seguito tali contributi in Trente ans de chroniques gallo-romaines 1953-1983 (1993). Diede inoltre inizio con H. Stern alla pubblicazione della serie riservata ai mosaici della Gallia: Recueil des mosaïques de la Gaule, iniziata nel 1957 come supplemento della rivista Gallia.
Nel 1942, con l'École française de Rome, iniziò la sua esperienza di scavo nell'Africa del Nord, dove partecipò alle campagne di Cherchel e Tipasa, pubblicandone i risultati in Cherchel et Tipasa. Recherches sur deux villes fortes de l'Afrique romaine (1946); nel 1943 partecipò agli scavi di Cimiez, in Gallia - divenuta poi il suo principale campo di ricerca -, e ne pubblicò i risultati nella rivista Gallia (1946), dando particolare rilievo all'aspetto architettonico e cronologico. D. trattò tutte le problematiche relative alla Gallia, dal punto di vista storico e archeologico, dall'età del Ferro all'età romana; s'interessò dei Celti anche al di fuori della Gallia, e ne promosse gli studi organizzando numerosi convegni. D. riservò particolare attenzione alla lettura dei documenti scritti - tra cui emerge la decifrazione del calendario gallico (Calendrier gaulois de Coligny, 1986, in collab. con G. Pinault) - e allo studio della società (mestieri e tecnologia), della religione, delle monete, del sistema di fortificazione e di comunicazione, dell'architettura e della scultura in generale; tra i siti ha privilegiato Parigi.
Tra i suoi numerosissimi scritti vanno segnalati: La vie quotidienne en Gaule pendant la paix romaine (1952; ed. rivista 1988); Les dieux de la Gaule (1957; ed. ampliata 1976); Les inscriptions antiques de Paris (1960); Paris antique, des origines au IIIe siècle (1961), di cui De Lutèce oppidum à Paris capitale de la France (vers - 225?/500) (1993) è un'edizione ampiamente rivista; L'arc d'Orange (1962, in collab.); Vercingétorix (1963); La Gaule des origines jusqu'au milieu du Ve siècle (2 voll., 1971); Celtes (1977), in cui D. mostra anche le sue doti di storico dell'arte; Tables des notices et des noms géographiques de la Gaule romaine et de la Germanie romaine (1981); Monnaies gauloises et mythes celtiques (1987). I suoi principali contributi e la sua bibliografia sono stati raccolti in Travaux sur la Gaule, 1946-86 (2 voll., 1989).
bibliografia
H. Lavagne, Paul-Marie Duval (1912-1997), in Revue des études anciennes, 1997, pp. 7-10; H. Lavagne, In memoriam Paul-Marie Duval, in Bulletin de l'Association internationale pour l'étude de la mosaïque antique (AIEMA), 1997, p. 7.