Misraki, Paul (propr. Misrachi)
Compositore francese, nato a Istanbul il 28 gennaio 1908 e morto a Parigi il 29 ottobre 1998. Musicista fortemente legato al jazz, produsse un gran numero di colonne sonore, quasi sempre di buon livello artistico, dando tuttavia al cinema francese un apporto più quantitativo che qualitativo. Il suo stesso iter professionale, che dai film di Jean Delannoy e Yves Allégret conduce a quelli di Claude Chabrol e Jean-Luc Godard, testimonia, secondo E. Comuzio (1992), il legame tra due epoche della musica cinematografica francese.
Studiò composizione con C. Koechlin a Parigi, dove si era trasferito con la famiglia, di origine ebrea. Appassionatosi al jazz, nel 1929 entrò nell'orchestra di R. Ventura come pianista, arrangiatore e autore di canzoni di successo. Tra queste, Tout va très bien, madame la marquise che nel 1936 diede il titolo al film diretto da Henry Wulschleger e interpretato da Noël-Noël, mentre l'anno seguente uscì Chéri-Bibi (Cheri-Bibi l'evaso), un dramma di Léon Mathot che portava il suo commento musicale. Dopo altri lavori, tra cui vanno ricordate le colonne sonore realizzate nel 1938 di Retour à l'aube (Ritorno all'alba) di Henri Decoin e di J'étais une aventurière (L'adorabile sconosciuta) di Raymon Bernard, lo scoppio della Seconda guerra mondiale lo portò in America Latina, dove sarebbe rimasto fino al 1945. Con il ritorno in patria M. si dedicò quasi interamente al cinema e realizzò le sue partiture più apprezzate, per Le garçon sauvage (1951; Ragazzo selvaggio) di Delannoy e soprattutto per La jeune folle (1952; Amanti nemici) e Les orgueilleux (1953; Gli orgogliosi), due film di Y. Allégret che M. commentò ispirandosi nel primo caso al folclore irlandese e nel secondo, ambientato in Messico, ai canti popolari indigeni. Nel 1954 M. collaborò anche con Orson Welles, realizzando per Mr. Arkadin, noto anche come Confidential report (1955; Rapporto confidenziale), una partitura da noir francese. Mentre proseguiva la collaborazione con Delannoy (Chiens perdus sans collier, 1955, Cani perduti senza collare) e stringeva quella con Marc Allégret (En effeuillant la marguerite, 1956, Miss spogliarello), M. scrisse per Montparnasse 19 (1958; Montparnasse), film di Jacques Becker sulla tormentata vita del pittore A. Modigliani, una delle sue migliori partiture, tutta giocata su ritmi ossessivi. Nello stesso periodo lavorò anche con alcuni registi della nascente Nouvelle vague; dopo aver firmato le musiche di Et Dieu créa la femme (1956; Piace a troppi) di Roger Vadim, creando lo sfondo sonoro ideale per la nascente diva Brigitte Bardot, compose per Les cousins (1958; I cugini) di Chabrol una colonna sonora che miscela abilmente temi romantici con freddi interventi di musica jazz. Furono anche apprezzate le musiche di Le doulos (1963; Lo spione) di Jean-Pierre Melville e quelle di Alphaville (1965; Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville) di Godard. Nel corso degli anni Settanta M. continuò a lavorare per il cinema senza tuttavia eguagliare i precedenti successi.
E. Comuzio, Colonna sonora ‒ Dizionario ragionato dei musicisti cinematografici, Roma 1992, ad vocem.