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MELISSUS, Paul Schede detto

di Giuseppe Zamboni - Enciclopedia Italiana (1934)
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MELISSUS, Paul Schede detto

Giuseppe Zamboni

Poeta tedesco, nato a Mellrichstadt (Baviera) nel 1539, morto a Heidelberg nel 1602. Giunto, dopo compiuti gli studî, a Vienna, vi fu incoronato poeta e nobilitato dall'imperatore (1564) grazie alle sue poesie celebratorie. Nel 1667 viaggiò in Francia, si fermò indi due anni a Ginevra, passando al calvinismo. Dal 1571 fu a Heidelberg, che lasciò nel 1377 per un soggiorno triennale in Italia; a Padova fu nominato comes palatinus, eques auratus, civis romanus (1579). Peregrinò in Germania, Francia, Inghilterra finché nel 1586 assunse la direzione della biblioteca, a Heidelberg, dove trascorse il resto della vita.

Fu in prevalenza poeta umanistico, ma dimostrò vivo interessamento per la lingua tedesca, che indagò in trattati (rimasti manoscritti e probabilmente perduti), preoccupandosi di riforme ortografiche. Nel 1572 pubblicò una versione di 50 salmi "nach Frantzösischen Melodien unt Sylbenart", aderendo scrupolosamente a quella francese di Cl. Marot e Bèze. Maggior valore storico e artistieo egli ha come poeta latino. Varî caratteri assume la sua lirica nelle diverse epoche della sua vita: agl'inizî essa si avvicina nel tono soggettivo, confessione lirica di stati di animo, a quella di P. S. Lotichius, sebbene non manchino già allora solenni, auliche poesie celebratorie; poi col preponderare di influssi soprattutto della Pléiade, essa prelude al barocco nella ricerca del grandioso, della pompa verbale, e anche del sorprendente, del sottile (fra l'altro negli inni imitati anche dall'umanista italiano Lampridio); nell'ultimo periodo si avverte un ritorno a forme più semplici e disadorne (odi, elegie), espressione più immediata di vicende personali, fino ad avvicinarsi al diario poetico; e sentite poesie religiose. M. incontrò grande favore, ed esercitò notevole efficacia sugli ultimi poeti neolatini del sec. XVI.

Ediz.: Schediasmata, 1574; Schediasmatum reliquiae, 1575; 2ª ed. aumentata: Schediasmata poetica, Parigi 1586; Meletematum piorum libri VIII, Norimberga 1595. Prive di valore sono le Melissi Mele sive odae ad Noribergam, Norimberga 1580, come anche gli Epigrammata in urbes Italiae, 1585. Edizione critica dei Salmi: Die Psalmenübersetzung des P. Sch. M. 1572, a cura di M. H. Jellinek (Braunes Neudrucke, nn. 144-148), Halle 1896 (con un'ampia introduzione). Poesie ted., in J. W. Zinkgref, Auserlesene Gedichte teutscher Poeten, 1624, ristamp. da W. Braune (Neudrucke, n. 15), Halle 1879.

Bibl.: O. Taubert, Paul Schede (Melissus), Torgau 1864; P. de Nolhac, Un poète rhénan ami de la Pléiade: P. M., Parigi 1923.

Vedi anche
Vienna (ted. Wien) Città dell’Austria (1.678.600 ab. nel 2008; 2.000.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese ...
Vocabolario
schedare
schedare v. tr. [der. di scheda] (io schèdo, ecc.). – Scrivere, registrare nomi e dati su schede: s. i libri di una biblioteca, per prepararne il catalogo, o per aggiornarlo; s. un autore, un’opera, annotare su schede forme singole o interi...
schèda
scheda schèda s. f. [dal lat. scheda, gr. tardo σχέδη]. – 1. Rettangolo di carta o di cartoncino di dimensioni varie, in bianco o con diciture a stampa, usato per trascrivere dati e annotazioni che possano essere poi raccolte e disposte...
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