Scrittore tedesco (Danzica 1863 - Berlino 1915). Dopo aver compiuto studî di filosofia e di storia dell'arte, fondò a Berlino, nel 1892, l'editrice "Verlag deutscher Phantasten", programmaticamente aperta ad opere di grande libertà contenutistica e formale. Avverso al militarismo (interessante il profetico opuscolo Luftmilitarismus, 1909), teorico anche di un'arte e in specie di un'architettura aperta a nuove trasparenze (Glasarchitektur, 1914), come scrittore predilesse il tramite di un umorismo amaro per un tipo di narrativa, percorsa dai primi fremiti espressionistici, che spesso evade nel mito stravagante ponendo già le premesse per le future istanze del surrealismo. Fra i romanzi: Naprost! (1898), Rakkóx der Billionär (1900), Die See-Schlange (1901, il "romanzo lunare", così nel sottotitolo), Die grosse Revolution (1902), Immer mutig! (protagonista un ippopotamo, 2 voll., 1902), Der Kaiser von Utopia (1904), Münchhausen und Clarissa (1906), il "romanzo degli asteroidi" Lesabéndio (1913); fra le novelle, Astrale Novelletten (1912).