Storico della filosofia francese (Péronne, Somme, 1904 - Saragozza 1987). V. ha proposto una visione del pensiero medievale latino assai articolata, che da un lato rifiuta di privilegiare particolari momenti, posizioni o scuole, dall'altro insiste sull'intrinsecarsi di riflessione filosofica e teologica (in una prospettiva di "filosofia della religione") contro ogni tentativo di distinguere formalmente l'una dall'altra. In particolare la sua attenzione si è rivolta a problemi teologici e filosofici del nominalismo alla fine del Medioevo, soprattutto in Giovanni da Ripatransone e G. Biel, del quale ultimo ha indicato l'influenza su Lutero.
Succeduto a É. Gilson come direttore di studi (storia delle teologie medievali) all'École pratique des hautes études (1934-76), dal 1941 al 1945, esule negli USA, insegnò alla Notre Dame University, Indiana, e all'École libre des hautes études a New York. Attivo sindacalista, partecipò alla resistenza contro il regime di Vichy e militò (1945-72) nella Confédération française des travailleurs chrétiens, contribuendo a tramutarla nella Confédération française démocratique du travail (1964), di orientamento socialista.
Justification et prédestination au XIVe siècle (1934); Luther commentateur des Sentences (1935); La pensée au Moyen Âge (1938; trad. it. 1947; nuova ed. riveduta con il titolo La philosophie au Moyen Âge, 1958, trad. it. 1990); Traditionalisme et syndacalisme (1943); Nominalisme au XIVe siècle (1948); De saint Anselme à Luther (1976, con bibliografia completa dei suoi scritti); Du syndicat au socialisme (1980; trad. it. 1982); Manuel de Irujo ministre de la république dans la guerre d'Espagne 1936-39 (1986).