RUBOW, Paul Viktor
Filologo, critico e storico della letteratura danese, nato a Copenaghen il 9 marzo 1896. Lettore di danese alla Sorbona (1928-29), piofessore di letteratura danese all'univ. di Copenaghen dopo V. Andersen (1930) e V. Vedel (1933), è uno dei massimi critici letterarî della Danimarca.
Si è insieme occupato di problemi filologici e letterarî (Dansk litteraer kritik i det 19. Aarh. indtil 1870, "Critica letteraria danese nel sec. XIX fino al 1870", 1921; Saga og Pastiche, 1923, entrambi sugli scrittori romantici imitatori dello 'stile della Saga'; H. C. Andersens Eventyr, sulle novelle di Andersen studiate in rapporto al genere fiabesco; G. Brandes og hans Laerere, "G. B. e i suoi maestri", 1927; G. Brandes Briller, "Gli occhiali di G. B." 1933; Søren Kierkegaard, 1950; H. Drachman, 1945-50). Brillante stilista e conoscitore sicuro della letteratura inglese e francese, ha trattato di Shakespeare, Dickens, Swinburne, Racine, Voltaire, Chateaubriand, Gide e Proust; pur nel suo antidogmatismo, ha conseguentemente applicato un metodo storico-psicologico di remota ascendenza francese, che in Danimarca ha già avuto i suoi antecedenti in L. Holberg e J.L. Heiberg.
Bibl.: H. Kehler, Poeter og pedanter, Copenaghen 1932.