PAVIA (XXVI, p. 542)
Un piano regolatore in via di attuazione tende a creare quartieri periferici e a risolvere con criterî moderni i problemi di viabilità e di edilizia del centro.
Notevoli, tra le opere pubbliche recentemente compiute, un nuovo ponte sul Ticino per agevolare l'intenso traffico della Milano-Genova, il Sacrario dei caduti fascisti, alcuni edifici scolastici, restauri (in corso) del Castello visconteo, l'ampliamento della cattedrale, il completamento delle cliniche e degli istituti scientifici universitarî.
Particolare sviluppo hanno raggiunto negli ultimi anni le industrie meccaniche e siderurgiche (le officine del genio militare, la prima fabbrica italiana di valvole radioelettriche, un imponente complesso industriale per la produzione di macchine da cucire).
Biblioteca universitaria (p. 547). - L'università è provveduta di numerose biblioteche speciali di facoltà, tra cui primeggia quella dell'Istituto giuridico per la raccolta completa dei codici del mondo.
Società pavese di storia patria (pagina 547). - Col nuovo ordinamento delle RR. Deputazioni, è ora diventata una sezione della R. Deputazione storica lombarda. Il suo Bollettino è ormai giunto alla 52ª annata.
Vita nusicale (p. 547). - Il Teatro Fraschini ha subito recenti restauri; ne è stato ampliato il palcoscenico.
La provincia di Pavia (p. 549). Secondo i dati dell'ultimo censimento del patrimonio zootecnico (19 marzo 1930) la provincia di Pavia contava 178.000 bovini, 63.000 suini, 23.000 cavalli. La provincia produce, da sola, un quarto del risone italiano, circa 1.500.000 quintali di frumento (media di 29 q. per ettaro nel 1935), 780.000 quintali di mais, 1.700.000 quintali di uva, oltre 2 milioni di ettolitri di latte che alimentano una fiorente industria casearia (Pavia, Certosa, Mortara).
Ma negli ultimi tempi la struttura economica della provincia ha assunto un carattere più complesso e organico, in cui tutte le attività produttrici (agricole, industriali, commerciali) appaiono armonicamente sviluppate.
L'industria assorbe all'incirca il 32% della popolazione (82.000 operai). Una fisionomia caratteristica ha acquistato, nel settore industriale, Vigevano per lo sviluppo dei calzaturifici (circa 200), Mortara per l'industria tessile (stoffe di lana, tappeti). Con questo sviluppo industriale della provincia la popolazione urbana è passata al 29% nel 1936.
Dei 180 comuni della provincia (178 nel 1937), 62 hanno una popolazione compresa tra 1000 e 2000 ab.; 59 tra 2000 e 5000; 10 fra 5000 e 10.000; uno (Mortara) superiore ai 10.000, due (Vigevano e Voghera) ai 30.000, e uno (Pavia) ai 50 mila.
Bibl.: M. Franzil, Il movimento naturale della popolazione, in Boll. mensile del Consiglio prov. dell'economia corporativa, Pavia, febbraio 1937; id., La popolazione della provincia secondo il censimento 1936-XIV, ivi, settembre 1937; M. Schiapparoli, Gli aspetti economici della provincia, in La provincia di Pavia nell'anno XV, Milano 1937; R. Soriga, La tradizione romana in Pavia e la statua del Regisole, in Atti e mem. del I Congresso stor. lomb., Milano 1937.