PAVIA (XXVI, p. 542; App. I, p. 922)
Dei 51.741 ab. residenti nel comune nel 1936, 40.208 spettavano al nucleo urbano, 6.243 ad altri tre centri abitati compresi nel comune, e 5.290 alla popolazione sparsa. Al 1° maggio 1948 la popolazione (presente) del comune di Pavia era calcolata a 65.200 abitanti. Durante la guerra bombardamenti aerei colpirono specialmente i quartieri di S. Teodoro, di S. Michele e il Borgo Ticino. In totale andarono distrutti 1760 vani di abitazione e circa altrettanti furono gravemente danneggiati. Danneggiato dai bombardamenti del settembre 1944, il ponte coperto sul Ticino e la cappellina di S. Giovanni Nepomuceno che vi sorgeva nel mezzo, crollò successivamente. La popolazione (residente) della provincia è passata da 492.096 ab. rilevati dal censimento 1936 a 505.463 nel 31 dicembre 1947 (calcolo anagrafico). Anche nel quinquennio 1935-39 l'aumento naturale medio della popolazione (1,5‰) è stato il più basso tra quelli delle provincie lombarde, in relazione coll'indice, del pari molto basso (14,5‰) di natalità e non ostante che il tasso medio della nuzialità (7,1‰) sia press'a poco uguale a quello della regione. Tutto ciò ebbe riflessi abbastanza marcati sulle condizioni demografiche di numerosi comuni, in particolar modo della Lomellina e della val Staffora, che registrarono alla fine del 1947 una diminuzione di popolazione rispetto al 1936.
Bibl.: C. M. Cipolla, Profilo di storia demografica della città di Pavia, in Boll. stor. pavese, 1943, p. 87 e segg.