pay off
Termine usato in campi diversi e con differenti significati. ● Pagamenti illeciti in denaro o in natura effettuati a fini corruttivi. ● Frase conclusiva e ricorrente negli annunci pubblicitari di un certo marchio per sintetizzare capacità di attrazione e fascino dell’azienda, comuni a tutti i suoi prodotti.
Esito o risultato, espresso in unità monetarie o di utilità, delle decisioni di uno o più agenti economici. In particolare, nella teoria dei giochi (➔ giochi, teoria dei), la matrice dei p. o. (matrice dei pagamenti) sintetizza sotto forma di tabella numerica con m righe ed n colonne il risultato per un soggetto dell’interazione fra la sua decisione (scelta di una riga) e quella della natura (scelta di una colonna). Nei giochi a due persone a somma nulla, la tabella ove sono riportati i guadagni (in senso algebrico) del giocatore A (le perdite del giocatore B) in corrispondenza alla scelta di una riga da parte di A e di una colonna da parte di B. In quelli in cui vi sono due giocatori a somma non nulla, la matrice contabilizza le coppie ordinate dei guadagni algebrici in corrispondenza alle possibili scelte di una riga da parte di A e di una colonna da parte di B. Nei giochi a due agenti interessa ricercare gli equilibri di Nash (➔ Nash, John Forbes), cioè quelli generati da coppie di strategie (una per ciascun giocatore) che sono reciprocamente la migliore risposta alla strategia (di equilibrio) del competitore. Nei giochi a due persone a somma nulla l’equilibrio di Nash non è necessariamente unico, ma in caso di molteplicità di equilibri essi sono equivalenti (conducono agli stessi p.o.) e intercambiabili (cioè le strategie dei singoli giocatori sono sostituibili con altra qualsiasi strategia di equilibrio riproducendo l’equilibrio con p.o. invariato). Diversa la situazione per i giochi a somma non nulla, nei quali può esserci una molteplicità di equilibri di Nash non equivalenti (con p.o. diversi al variare dell’equilibrio). Si dice p.o. dominante la coppia di pagamenti che offre a ciascun giocatore il risultato migliore rispetto a quelli generati da ogni altro equilibrio di Nash.