Pay Per Click
(Pay to click), loc. s.le m. inv. Sistema di intermediazione che prevede il pagamento di una quota, in parte versata all’utente di Internet che consulta la pubblicità, in parte al titolare della pubblicità stessa.
• Il «Pay to click» si appresta a entrare nel complesso mondo della sanità. E lo fa in uno dei settori che più si avvale di tecnologie informatiche, con alti costi di gestione: la radiologia. A lanciare anche in Italia la possibilità di gestire milioni di informazioni nella cloud ‒ opportunità dedicata ai piccoli e medi ospedali e alle cliniche private, specie se si prevedono ampliamenti di servizi e sono necessari numerosi collegamenti con strutture sul territorio ‒ è Carestream eHealth Managed Services. (Sole 24 Ore, 19 giugno 2011, p. 47, Nòva24) • Questa nuova Srls [...] sviluppa strategie digitali per i clienti partendo da un’analisi del sito Web ed eroga serizi quali la creazione di contenuti, gestione di campagne Pay Per Click, servizi di Social Media Marketing. (La[ura] Ce[resoli], Corriere della sera, 22 aprile 2014, Cronaca di Bergamo, p. 10) • Proprio come qualsiasi altro motore di ricerca, il profitto viene realizzato attraverso i «clic» degli utenti sui link sponsorizzati. Questi ultimi, conosciuti anche come annunci Pay Per Click (PPC), sono posizionati nella parte superiore della pagina dei risultati: il motore di ricerca applica un addebito all’inserzionista ogni volta che il link viene cliccato, addebito che si trasforma così in una donazione. (Federica Pelosi, Secolo XIX, 18 dicembre 2016, p. 25, Riviera).
- Espressione inglese composta dal v. tr. (to) pay ‘pagare’, dalla prep. per e dal v. intr. (to) click ‘cliccare’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 17 aprile 2001, p. 31, Internet e dintorni.