Paz Soldán Ávila, José Edmundo. – Scrittore boliviano (n. Cochabamba 1967). Laureatosi in Scienze politiche alla University of Alabama (1991) e addottoratosi in Lingue e letteratura ispanica alla University of Berkeley (1997), attualmente docente di Letteratura latinoamericana presso la Cornell University di New York, è un esponente di spicco della corrente McOndo che, contrapponendosi alla scuola del realismo magico dominante nella seconda metà del XX secolo nella letteratura latinoamericana, privilegia ambientazioni urbane e tematiche legate alla comunicazione di massa e alle nuove tecnologie. Scrittore estremamente prolifico, tradotto in numerose lingue, P. dialoga criticamente e con esiti felici con la tradizione letteraria latinoamericana, da Borges fino a Cortázar e Vargas Llosa, costruendo storie complesse e sperimentando generi e registri comunicativi eterogenei come il racconto breve (tra le numerose altre, le antologie Desapariciones, 1994, Amores imperfectos, 1998, Las máscaras de la nada, 1990, Desencuentros, 2004, e Norte, 2006), il romanzo di formazione dalla profonda vena introspettiva (Río fugitivo, 1998, ed. rivista 2008; trad. it. 2015), l’acuta revisione critica della realtà socioculturale latinoamericana filtrata attraverso le vicende individuali (La materia del deseo, 2001; trad. it. 2008), fino alla fantascienza (Iris, 2014), riletta sullo sfondo della storia e dei drammi politici del mondo contemporaneo.