peace-building
<pìis bìldiṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Processo di consolidamento della sicurezza e della pace all’interno di un Paese, o in un’area geografica al confine tra più paesi, messo in atto dal personale militare e civile delle missioni di peace-building delle Nazioni Unite. Per creare le condizioni necessarie per una pace durevole e minimizzare i rischi di una nuova guerra, le missioni di peace-building vengono finalizzate al raggiungimento di diversi obiettivi: incoraggiare il clima di riconciliazione e aiutare la popolazione a superare le atrocità della guerra; disarmare e reintegrare gli ex combattenti nel tessuto sociale; facilitare e assistere il ritorno dei rifugiati; addestrare le forze di polizia locali e il personale amministrativo; fornire assistenza nei processi elettorali; implementare gli accordi di pace e il principio di legalità. Le missioni di peace-building, insieme ad altre missioni di natura politica, sono dirette dal Dipartimento affari politici delle Nazioni Unite; nel 2011-12 erano 11, dislocate tra Africa e Asia.