Pearl Harbor
Porto naturale dell’isola Oahu, nelle Hawaii. Ospita una base navale americana dal 1887 (regno delle Hawaii e USA avevano firmato un trattato di reciprocità nel 1875). Il 7 dic. 1941 contro la base fu sferrato l’attacco giapponese che provocò l’entrata degli USA nel secondo conflitto mondiale. Mentre i diplomatici negoziavano a Washington, l’ammiraglio Nagano il 7 dic. l’attaccò con 424 apparecchi e alcuni sottomarini tascabili. Nella base si trovavano 8 corazzate, 9 incrociatori, 28 cacciatorpediniere e 5 sottomarini statunitensi; la metà delle batterie della difesa contraerea era disarmata e le navi tenevano i fuochi spenti. L’attacco si sviluppò in tre ondate dalle 8,25 alle 9,45 (ora locale): 8 corazzate, 3 incrociatori, 3 cacciatorpediniere USA furono posti fuori combattimento; solo 52 apparecchi della marina su 202 rimasero efficienti; 97 su 273 velivoli dell’esercito andarono distrutti e gli altri danneggiati; le perdite nipponiche ammontarono a 27 aerei e 5 sommergibili. A seguito degli attacchi di P.H. e di Capo Kuantan sugli inglesi (10 dic.), i giapponesi si assicurarono il controllo del Pacifico centroccidentale.