PEGASO
. Giurista romano di prenome ignoto, successore di Proculo come caposcuola dei giureconsulti cosiddetti proculiani: già in piena attività sotto Nerone, fu sotto Vespasiano prefetto della città. È spesso citato dai giuristi posteriori, ma senza indicazione di opere: forse circolavano di lui soltanto collezioni di responsi. Alla sua iniziativa appartengono probabilmente i due senatoconsulti che si dicono emanati Pegaso et Pusione consulibus: l'uno accresceva il novero dei casi nei quali un libertino, non avendo ottenuto la cittadinanza romana all'atto della manumissione per un ostacolo legale, l'otteneva in seguito per aver preso moglie e averne avuto un figlio che avesse raggiunto l'anno (anniculi causae probatio); l'altro, il noto senatoconsulto Pegasiano, regolava i fedecommessi, riservando una quarta parte dell'eredità agli eredi che volontariamente li eseguissero e privandoli di ogni vantaggio nel caso contrario.
Bibl.: O. Lenel, Palingenesia iuris civilis, II, Lipsia 1889, col. 9 segg.; V. Arangio-Ruiz, Istituz. di diritto romano, 3ª ed., Napoli 1934, p. 553.