BACCI, Peleo
Nacque a S. Marcello Pistoiese il 17 maggio 1869. Scrittore e storico dell'arte, partecipò attivamente alla vita patriottico-militare della fine del secolo, prendendo parte con Ricciotti Garibaldi alla battaglia di Domokós in Tessaglia, nel 1897, durante la guerra greco-turca. Dopo un'esperienza politico-amministrativa in Eritrea, dove accompagnò F. Martini nominato commissario civile, e dove rimase fino al 1903, rientrò in Italia e si dedicò alla storia dell'arte e alla storia municipale dell'ambiente toscano. Entrato il 1° luglio 1907 nel ruolo del personale dei Monumenti e delle Gallerie e Scavi di antichità del ministero della Pubblica Istruzione, quale ispettore destinato alle Gallerie di Firenze, dal 1910 incaricato della sovrintendenza ai Monumenti di Pisa, fu poi sovrintendente ai Monumenti e alle Gallerie e Scavi di Siena (1923-1941). Quale sovrintendente e studioso, ha affrontato il restauro della cattedrale di Pienza e dell'abbazia di San Galgano, e ha dato un apporto notevole alla storia della plastica pisano-senese, contribuendo alla complessa ricostruzione del pergamo di Giovanni Pisano nel duomo di Pisa.
Pubblicò i risultati delle sue ricerche una prima volta nel saggio La ricostruzione del pergamo di Giovanni Pisano nel duomo di Pisa,Milano-Roma 1926, al quale fece seguito Un altro capitolo inedito della vita di Giovanni Pisano,pubblicato nella rivista Le Arti (IV[1942], pp. 185-192; pp. 268-277; pp. 329-340), note raccolte e ripubblicate con emendamenti ed aggiunte nei Documenti e commenti per la storia dell'arte con numerose illustrazioni, editi nel 1944 a Firenze.
Il B. attese inoltre ad una rigorosa sistemazione cronologica dell'attività di Iacopo della Quercia basandosi su documenti inediti che pubblicò, con acuta analisi critica, nel saggio Jacopo della Quercia: Nuovi documenti e commenti,Siena 1929. La sua attività storiografica, intesa soprattutto a chiarire la complessa problematica del romanico toscano, particolarmente in relazione a Nicola Pisano e alla sua scuola, ed ancora a ricostruire su documenti le incerte e discusse biografie di pittori toscani, quali Giunta Piano, Coppo di Marcovaldo, Francesco Traini, Benozzo Gozzoli ed altri, fu vastissima.
Lasciò numerosissimí scritti, saggi e note di storiografia artistica, dalle prime ricerche di fonti e documenti negli archivi e depositi di Pistoia (Cinque documenti pistoiesi per la storia dell'arte senese del XIII-XIV e XV sec.,raccolti ed annotati da P. B., Pistoia 1903),alle note più recenti su Il Pesellino, fra Filippo Lippi, Domenico Veneziano, Piero di Lorenzo, fra Diamante, ... e la tavola pistoiese della Trinità nella Galleria nazionale di Londra,pubblicate nella rivista Le Arti,III(1941), pp. 353-370, 418-434, e alle Fonti e commenti per la storia dell'arte senese - dipinti e sculture in Siena, nel suo contado e altrove,pubblicate a Siena nel 1944, a cura dell'Accadernia degli Intronati.
Il B. morì a Siena il 10 febbr. 1950.
Bibl.: A.De Gubernatis, Dict. international des écrivains du monde latin, Roma-Firenze 1905, pp. 56 s.;Suppl., p.19; S. Lodovici (S. Samek Ludovici), Storici, teorici e critici delle arti figurative,Roma 1942, pp. 36-39 (con elenco degli scritti e bibl.); G. C., necrologio, in Bull. senese di storia patria,LVII (1950), pp. 222-228 (con ulter. bibl.).