PELIAS (Pelias)
Trascrizione etrusca del nome dell'eroe greco figlio di Tyrò e di Posidone; tale nome è attestato una sola volta su uno specchio da Perugia (ora al Museo Nazionale di Napoli, Gerhard-Körte, Etr. Sp., tav. clxx), che presenta una scena interpretabile come l'incontro di Tyrò con i due figli gemelli Neleus (Nele) e Pelias. I due giovani, identicamente rappresentati, nudi, armati di una lancia, stanno uno in piedi, l'altro seduto su di una roccia, ai lati di una figura femminile in lunga veste che porta il nome di Turia (Tyrò). All'estrema sinistra si erge il simulacro di una divinità.
Lo stesso episodio mitico, più giustamente localizzato presso una fonte e con l'aggiunta della figura di Turms, appare sullo specchio anepigrafe Gerhard-Körte, op. cit., v, tav. 89; con alcune altre aggiunte o varianti di minore importanza è raffigurato ancora sugli specchi Gerhard-Körte, op. cit., v, tav. 350 e 351, 1 e 3 (v. pelia).
Bibl.: E. Gerhard-G. Körte, Etruskische Spiegel, Berlino 1940-67, II, p. 164 e tav. CLXX; vol. V, 1884, p. 111 ss., tav. 89, 350, 351, i e 3; C. Pauli, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 1847 ss., s. v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, XIX, i, 1937, col. 326, s. v.; G. A. Mansuelli, La mitologia negli specchi figurati etruschi, in St. Etr., XX, 1948-49, p. 88.
(S. De Marinis)