PELLA di Palestina
Città della Decapoli palestinese, situata di là dal Giordano, all'altezza circa di Scitopoli (Beisān). Secondo Stefano Bizantino sarebbe stata fondata da Alessandro Magno, e certo risale alla fine del sec. IV a. C. Conquistata e distrutta da Alessandro Ianneo, della dinastia asmonea di Gerusalemme, fu ricostruita dopo il 63 a. C. da Pompeo Magno e incorporata alla provincia di Siria, restando sempre una città di tipo ellenistico come le altre della Decapoli. Faceva parte del regno di Agrippa II, allorché, nel 66 d. C., allo scoppiare della rivolta dei Giudei palestinesi contro Roma, vi si rifugiarono da Gerusalemme i cristiani di questa comunità (Eusebio, Hist. eccl., III, 5). Nell'altra rivolta del 135, domata che fu da Adriano, parte dei cristiani di Pella ritornò a Gerusalemme (Elia Capitolina) sotto la guida del vescovo Marco di origine gentile, e parte rimase a Pella. Vi fu combattuta nel 635 una battaglia tra Bizantini e Arabi, presso i quali assunse il nome di Fiḥl. Oggi è (Khirbet) Fahil, ove sono anche ruderi di una basilica cristiana.